MILAN-FROSINONE 1-0 DOPO 45′

 In Prima Squadra, Slider Home

MILAN (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Tomori, Theo Hernández, Florenzi; Musah, Reijnders; Chukwueze, Loftus-Cheek, Pulisic; Jović.

A disposizione: Nava, Mirante, Bennacer, Adli, Romero, Krunic, Traore, Camarda,  Jimenez, Simic, Bartesaghi.

Allenatore: Pioli.

FROSINONE (4-3-3): Turati; Monterisi, Romagnoli, Okoli, Oyono; Bourabia, Barrenechea, Reinier; Soulè, Cuni, Ibrahimovic.

A disposizione: Frattali, Cerofolini, Brescianini, Baez, Lulic, Kaio Jorge, Caso, Gelli, Garritano, Kvernadze, Lusuardi, Cheddira.

Allenatore: Di Francesco.

Arbitro: Signor Matteo Marchetti di Ostia Lido (Roma); assistenti Mauro Vivenzi di Brescia e Domenico Fontemurato di Roma2; Quarto Uomo Francesco Fourneau di Roma 1; Var Daniele Paterna di Teramo, Avar Luca Pairetto di Nichelino (Torino).

Marcatore: 43’ pt Jovic (M)

Note: spettatori: 70.000 circa; angoli: 5-3 per il Milan; ammoniti: ; recuperi: 0’ pt.

MILANO – Il primo tempo al ‘Meazza’ è sintetizzabile in 1’, dal il 42’ con l’occasionissima sfumata dai piedi di Cuni davanti a Maignan al 43’ con la rete del vantaggio del Milan realizzata da Jovic. Prima della rete rossonera, a poter recriminare è sicuramente la squadra di Di Francesco che tira verso la porta del Milan ben 8 volte ma soprattutto gioca un gran calcio. Una disattenzione difensiva però manda al riposo la formazione di Pioli in vantaggio.

GLI ASSETTI – Milan con un 4-2-3-1 di partenza che vede Maignan tra i pali, Calabria e Florenzi sulle corsie, Theo Hernandez al fianco di Tomori al centro della difesa. Musah e Reijnders sono la coppia di mediani, alle spalle dell’unica punta Jovic agisce Loftus-Cheek in corsa può abbassarsi da play, con Chukwueze a destra e Pulisic a sinistra che vanno a sostegno dell’ex della Viola.

Frosinone con un altro record di partenza: nove-undicesimi sono composti da giocatori nati dopo il 2001. Formazione abbastanza scontata per le assenze di Lirola, Mazzitelli e Marchizza che si sommano a quelle di Harroui e Kalaj. In porta Turati, a destra va Monterisi che torna nel ruolo di terzino, a sinistra si sposta Oyono e al centro la coppia Okoli-Romagnoli. A centrocampo Bourabia e Reinier sono le mezze ali, Barrenechea detta i tempi. Nel tridente d’attacco Cuni rileva Cheddira, Soulé e Ibrahimovic completano il reparto.

TANTO EQUILIBRIO, IL MILAN SFIORA IL PALO – Un giro di lancette e la prima parata, comoda, è di Turati su un cross dalla destra di Chukwueze. Appena può va in verticale il Frosinone, Reinier cerca la sovrapposizione ma non riesce a tenere il pallone in campo. Gioca sfrontata con proprietà di palleggio la squadra di Di Francesco che duetta al limite ma non trova lo spazio centrale per la chiusura a testuggine di Tomori e Theo Hernandez. Nel Frosinone c’è Soulè che reclama il pallone a destra, i giallazzurri scelgono la corsia mancina per il palleggio lungo e il tentativo di imbucata dalla parte di Calabria. Gioco di gambe di Soulé che al 7’ si abbassa sotto la metà campo, nasconde il pallone sull’out e lancia per Cuni, l’attaccante non ha i retrofari attivati e non può vedere Oyono quasi libero di infilarsi dalle parti di Maignan. Al 10’ Musah entra nel cuore dell’area giallazzurra, pallone deviato da Romagnoli, Turati compie il primo intervento importante della gara andando a bloccare un pallone maligno sul primo palo. Al 13’ bella azione dei giallazzurri che parte dai piedi di Soulé, prosegue con la sgroppata di Oyono e poi viene finalizzata da Barrenechea, tiro deviato in angolo. Gioca a fisarmonica il Frosinone che attacca compatto e difende in 10 dentro la propria metà campo. Soulé a tutto campo, inventa e catalizza azioni e palloni: al 16’ esce dalla marcatura di Reijnders, subito verticalizzazione e tocco dentro per Cuni, anticipato all’ultimo da un colpo di testa di Tomori. Al 19’ pallone di Loftus-Cheek per il tentativo di colpo di testa di Chukwueze, la sfera schizza al limite, Florenzi si avventa la svirgola fuori. Qualche problema lo crea Musah ancora in agguato nell’area giallazzurra, Monterisi chiude in angolo. Attaccano in due i giocatori del Milan con Theo Hernandez e Pulisic in anticipo su Soulè, Romagnoli fa ancora buona guardia a spedisce in angolo. Pericolo per il Frosinone al quarto passaggio dalla bandierina, pallone svirgolato da Barrenechea, c’è Chukwueze che si avventa al volo, la deviazione di Okoli fa sibilare la sfera a pochi centimetri dal palo alla sinistra di Turati rimasto immobile. Nel frattempo piomba a terra Loftus-Cheek, problema alla spalla per l’ex Chelsea e Pioli manda a scaldare Pobega e Adli.

GOL FALLITO, GOL SUBìTO NEL GIRO DI 1’, MILAN AVANTI – Allo scoccare del 26’, Soulé cerca Ibrahimovic che di prima intenzione sfiora l’incrocio alla destra di Maignan. Si vede anche il Frosinone, Oyono varca la linea di centrocampo senza opposizione, arriva ai 30 metri e lascia partire una bordata che sibila a meno di mezzo metro dal palo alla destra di Maignan. Pulisic dialoga con Theo dentro l’area del Frosinone, nessuno segue l’ex del Chelsea, Romagnoli mura in angolo sul passaggio dell’esterno alla ricerca di uno tra Jovic e Chukwueze. Dall’altra parte è Cuni che si gira in area, pallone alto di in metro. Si ribalta l’azione al 36’, Musah si fa trovare alle spalle della difesa del Frosinone, entra in area e in diagonale colpisce il palo alla destra di Turati, poi spedisce fuori con il tap-in anche per il contrasto di Bourabia. Si alza però la bandierina perché il centrocampista rossonero è in offside di partenza. Frosinone sornione pronto a colpire. A 4’ dal 45’ scivola Tomori a metà campo, per Cuni c’è una prateria che lo porta davanti a Maignan ma il tentativo di scavetto dell’attaccante è deviato in angolo dal portiere che resta in piedi quel tanto che basta per non farsi scavalcare. Gol fallito, gol subìto è la immancabile regola non scritta del calcio perché sul ribaltamento di fronte esce non con i tempi giusti Romagnoli, si apre lo spazio per Chukwueze, cross deviato, si avventa Jovic che infila il gol che gli mancava dal 27 maggio scorso. Il tempo si chiude con il Milan avanti ma il Frosinone come all’Olimpico dki Roma recrimina per una macroscopica occasione da gol fallita sullo 0-0.

 

 

 

 

Articoli Recenti