PRESENTI, VIVI E VEGETI. DECISI A PROSEGUIRE SULLA ROTTA, SENZA ARRETRARE MAI

 In Il Punto

Spensierati, coraggiosi, a tratti anche belli a vedersi, immancabilmente anche sfortunati e pure – mannaggia – poco precisi là davanti alla porta avversaria. Ma presenti, vivi e vegeti. Dalla partita con il Bologna dopo quella sbandata di Bergamo. Adeguati, soprattutto. Si potrebbe continuare a sfornare aggettivi ma può bastare così. E il messaggio più bello – dopo l’immagine di quella marea giallazzurra che non ha smesso mai di incitare il Frosinone all’Olimpico contro la Lazio – lo ha lanciato sui social un quintetto di tifosi fotografati a due passi dallo stadio dei Marmi: “Comunque viviamo il sogno”. Bravi. E affatto banali. Perché quegli stessi tifosi magari guardandosi per un attimo alle spalle ricordano i campi bollenti del Rione Sanità a Napoli, di Termini Imerese e Gela o le trasferte a  Rufina di Cittaducale giusto per citarne qualcuna a caso. E apprezzano. Non dimenticano. Elogiano, ma non per partito preso perché sicuramente comprendono che certe partite potevano anche finire diversamente con un pizzico di attenzione in più. E poi sanno benissimo che il Frosinone va amato anche con questi piccoli ma significativi messaggi. Già è complicato il campionato, se ci aggiungiamo la critica senza costrutto la strada rischia di essere già irrimediabilmente segnata.

TRACCIA APERTA, AVANTI SENZA SOSTE – La serata dell’Olimpico giocata contro una Lazio che ha dei valori assoluti importanti al di là delle pause mentali o scorie come preferiscono definire il momento affatto splendido dei ragazzi di Simone Inzaghi, ha evidenziato un aspetto fondamentale per la squadra di Moreno Longo: la traccia c’è. Nonostante la falcidia dettata dagli infortuni che però non fanno fasciare la testa a Longo. Nonostante non tutto l’organico sia allo stesso livello di condizione per ovvi e risaputi motivi. Ma bisogna continuare a scavare su quella strada senza prefigurarsi dei limiti. Senza arretrare mai. Senza soffrire di quella malattia che oggi ti fa salire alle stelle e domani ti fa sprofondare nel baratro e che va sotto il nome di ondivaghismo. Per prevenire questo virus dovrà recitare il solito ruolo importante tutto l’ambiente del Frosinone. Perché vale sempre quel messaggio di allegra spensieratezza (“comunque viviamo il sogno”) di chi sa di averle viste tutte e vuole godersi questo spettacolo dovuto alla presenza nell’Olimpo del calcio.

IL CAMPIONATO – Una sbirciata alla classifica marcatori ti fa capire che per i fuochi d’artificio bisogna ancora attendere. Si rivede nei tabellini Candreva, le belle sorprese sono il viola Benassi e il genoano Piatek, un bel ritorno è quello di Boateng, Defrel si è scrollata di dosso la paura. Questo che vediamo è residuale calcio d’agosto perché all’appello mancano tutti i big. Poi ci sono le squadre stellari (la Juventus) che applicano alla perfezione la proprietà commutativa per le quali ‘cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia’ ed altre (Roma, Napoli, lo stesso Milan e l’Inter) che ancora qualcosa soffrono in maniera diffusa. 

NUMERI DA INTERPRETARE – Tornando a Lazio-Frosinone, alcuni dati significativi presenti nelle statistiche di fine gara sicuramente sono pane per i denti dello staff di analisti di mister Longo. Pur a fronte di un 33% di possesso palla del Frosinone, 282 passaggi riusciti ed un’accuratezza dei passaggi al 72% smentiscono chi ha parlato troppo frettolosamente di poca qualità dei giallazzurri. Qualcosa da limare è nelle palle perse (51 contro le 54 della Lazio), perfetto equilibrio invece con la Lazio (34 contro 33 dei canarini) nelle palle recuperate. La squadra di Longo ha quindi lavorato bene sugli attacchi laterali (13 a destra e 24 a sinistra), meno bene al capitolo attacchi centrali (appena 5).

DOMANDE E RISPOSTE – Adesso le domande che a Frosinone in tanti si pongono sono essenzialmente due: saranno sufficienti tre partite di campionato e una sosta di lavoro pieno di due settimane per rompere definitivamente il ghiaccio e colmare una parte significativa del gap fisico e tattico? E poi: dove giocherà il Frosinone contro la Sampdoria che ha appena ‘affettato’ il Napoli di re Carletto Ancelotti? Alla prima domanda, la risposta l’ha data Longo già domenica sera: “Con questo spirito possiamo guardare avanti con positività risolvendo anche quelle che sono le nostre problematiche…”. Per seconda non resta che attendere e confidare nella Giustizia, come è giusto che debba essere in uno Stato di Diritto. E’ un destino ormai che il Frosinone debba iniziare il proprio campionato lontano dai propri ‘affetti’. Anche se lo scorso anno sappiamo come è andata, meglio non eccedere…

Giovanni Lanzi

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