IL PRESIDENTE STIRPE AL ‘PRISCO’: “NON VERRA’ MAI MENO IL NOSTRO IMPEGNO. GRAZIE ALLA GIURIA, AL FROSINONE E I MIEI COLLABORATORI”

 In Prima Squadra

Lunedi scorso grande ribalta per il premio ‘Peppino Prisco’ consegnato al presidente del Frosinone, Maurizio Stirpe. Il sito ufficiale del Club giallazzurro – dopo la pubblicazione della notizia – riporta integralmente l’intervento del massimo dirigente giallazzurro, tratto dal sito www.abruzzopopolare.it:

«Voglio ringraziare la giuria, il Frosinone Calcio ed i miei collaboratori di questo importante riconoscimento perché ci rende orgogliosi di un percorso iniziato 15 anni fa e ci fa gonfiare il petto nel modo giusto soprattutto per il lavoro che abbiamo compiuto in questi anni e penso che la Società debba raccogliere anche riconoscimenti di questo genere. Noi abbiamo il nostro percorso, abbiamo una visione del calcio che magari può essere ingenua sotto certi aspetti, però siamo radicati a quella visione. Il calcio deve essere un momento di aggregazione, un momento in cui si cementa l’identità di un territorio, di una Città e rappresenta un dovere del ceto dirigente. Io penso che abbiamo iniziato una strada virtuosa a Frosinone, se riusciamo a portare 15 mila persone allo stadio in una città di 47 mila abitanti significa che la direzione è quella giusta e significa soprattutto che la gente ha piacere di venire ad assistere allo spettacolo. Quindi noi ce la metteremo tutta per quello che potremo fare anche in futuro per cercare di non spezzare questa simbiosi di questo sogno che lega i tifosi alla squadra. Da questo punto di vista vedremo quello che ci riserverà il futuro, ma in ogni caso non verrà mai meno l’impegno a cercare di realizzare questo progetto e portarlo avanti nel modo più dignitoso possibile. Lo stadio di proprietà? Noi tre anni fa avemmo la possibilità di fare il salto di categoria e andare nel gotha del calcio. Sapevamo benissimo che se ci fossimo salvati l’anno successivo non avremmo potuto usufruire della deroga, per cui insieme ai miei collaboratori e alla parte importante della tifoseria decidemmo di fare una scelta: di investire i soldi provenienti dai diritti televisivi nelle infrastrutture. Quindi abbiamo realizzato un centro sportivo, con quelle risorse abbiamo realizzato buona parte dello stadio che poi insieme al Comune siamo riusciti a completare. È stata secondo me una scelta azzeccata perché in questo modo penso che il Frosinone possa avere un futuro, nell’altro modo invece probabilmente sarebbe stato condannato negli anni successivi ad emigrare chissà dove, sarebbe stato impossibile l’anno successivo disputare il campionato di serie A. Quindi fu una scelta sofferta sotto certi aspetti perché la prima cosa che uno vorrebbe fare è potenziare la squadra di calcio, noi abbiamo preferito seguire un’altra strada, una strada più difficile, ci vuole tanta comprensione, però secondo me oggi la città si ritrova un’opera che difficilmente avrebbe potuto realizzare in un altro modo».

Tratto integralmente dal sito

www.abruzzopopolare.it

Articoli Recenti