A 270' dalla fine del campionato ancora non c'è la contemporaneità delle gare. Europa e salvezza costrette a spalmarsi su 4 giorni. Alla 36.a solo Fiorentina-Monza vale per l'onor di firma

SOTTO LO STRISCIONE DELL’ULTIMO CHILOMETRO LO ‘SPEZZATINO’ NON FA BENE

Il Frosinone apre venerdi sera con l'Inter alle ore 20.45. E poi c'è il caso politico della nascita della nuova Agenzia di Controllo sulle iscrizioni dei club 'pro': Abodi contro tutti ma la soluzione verrà fuori
 In Il Punto

Ogni problema ha tre soluzioni: la mia soluzione, la tua soluzione e la soluzione giusta. E la terza via, quella auspicabile, finisce sempre sotto il fuoco incrociato dei cecchini e dei veti. I problemi nel calcio italiano, sotto lo striscione dell’ultimo chilometro che porta al traguardo finale, non mancano. Tra problemi di campo infiniti e insoluti fino problemi legati alla politica del calcio. Infilati sotto lo zerbino fino a quando non riemergono, puntualmente, ad ogni finale di campionato. Non ci facciamo una bella figura come Sistema-Italia, anche sulla rotta di avvicinamento ai campionati Europei. Ma andiamo per gradi. Serve equità nei giudizi e nell’applicazione dei parametri. Serve equità per consegnare certezze ai tifosi che sono i primi fruitori dello spettacolo ma ne sono anche finanziatori, serve equità per dare affidabilità e garanzia agli investimenti delle Società, serve equità per la proiezione del brand-Calcio italiano a livello internazionale. Facciamola semplice, tenendo comunque ben a mente quali sono i ruoli e il perimetro di azione degli ufficiali di gara (arbitro, assistenti, Quarto Uomo, Var e Avar): un fallo di mano in area sanzionato tra Squadra A-Squadra B non può avere trattazione differente in un incontro tra Squadra C-Squadra D. Il punto di caduta non può essere la discrezionalità del primo ufficiale di gara quando è la decisione di campo a determinare o meno la sanzione. In sostanza, non ci possono essere più pesi, più misure e più colori quando c’è da decidere.  Non più di 3 settimane fa (Quanti pesi, misure e colori dentro l’area di rigore https://www.frosinonecalciomagazine.com/quanti-pesi-misure-e-colori-dentro-larea-di-rigore/ del 15 aprile) questa rubrica trattò esattamente lo stesso problema. Che è vecchio come il cucù e, come detto, torna a galla sistematicamente quando il campionato arriva sotto lo striscione dell’ultimo chilometro. La soluzione al problema? Quella giusta. Non la mia, nemmeno la tua.

LO SPEZZATINO NON FA BENE – A proposito di problemi. Uno a… caso riguarda la contemporaneità delle partite, quando si sta per arrivare sotto il solito traguardo dell’ultimo chilometro. Il famoso spezzatino. Mancano 3 giornate alla fine. In ballo ancora posti Champions, Europa League, Conference League e salvezza. Di tutto e di più. Ed è poco comprensibile la spalmatura in 4 giorni. Evviva le esigenze televisive, ci mancherebbe. Un miliardo in 5 anni sono tanti, senza dubbio. Ma prima di tutto ci sarebbero le esigenze di classifica e di regolarità dettata dalla simultaneità. E invece (senza tornare volutamente agli incroci delle 2 giornate precedenti) alla 36.a giornata il Frosinone che si sta giocando una fetta di salvezza, anticipa a venerdi sera in casa con l’Inter, il Cagliari 1 punto più sopra dei canarini gioca in casa del Milan sabato sera (ai rossoneri basta 1 punto per la certezza del 2° posto). Poi c’è la Lazio che vuole l’ultimo sgabello per l’Europa League e ospita l’Empoli in zona retrocessione domenica alle 12.30, quindi il Verona riceve il Torino, il Genoa ospita il Sassuolo e il Lecce (gli basta 1 punto per la salvezza) attende l’Udinese alle ore 15 con 4 squadre su 6 che hanno da chiedere tanto alla classifica e due, il Torino e il Genoa, che giocano per l’onore. E non è finita perché Napoli-Bologna che conta qualcosa per la posizione Champions e un posto in Conference si gioca sabato alle ore 18 e Atalanta-Roma che vale una sola posizione Champions (5° posto), il giorno dopo alle ore 18. Non da ultima tra quelle che avrebbero da chiedere qualcosa alla contemporaneità Juventus-Salernitana, con i bianconeri a +2 sul Bologna e con la necessità di tenersi stretto il terzo posto, giocano domenica alle ore 18. Infine Fiorentina-Monza si gioca per lo spettacolo, unica della serie.

IL CASO POLITICO – L’ultima del Governo – la nascita dell’Agenzia per la vigilanza economica e finanziaria sulle società sportive professionistiche – è servita per ora a ricompattare non solo il mondo del calcio ma tutto lo Sport. Anche se le frizioni tra la Figc (il presidente Gravina) e la Lega di serie A (il presidente Casini) non sono evaporate, tutt’altro. In sostanza il ministro dello Sport, Andrea Abodi – che nel calcio c’è stato da presidente della Lega di serie B prima di diventare il numero uno del Credito Sportivo, quindi un manager che ha evidente dimestichezza con i numeri – ha messo in cantiere un articolo di legge per la nascita di una agenzia di Stato che verifichi che i club di calcio e di basket siano in regola per l’iscrizione. Il presupposto su cui si basa la nascita di questo nuovo Organismo è semplice: i controlli della Covisoc, l’organismo interno alla Figc nato nel 1981 che vigila sui bilanci delle società di calcio, non hanno… soddisfatto, diciamola in maniera semplice, nel corso dei decenni. Il giorno dopo la levata di scudi del mondo dello Sport, da Malagò a Gravina, da Petrucci alla Lega di A, ci sono state delle limature alle prime frasi ad effetto: ci sarà un incontro con il ministro Abodi. E si arriverà ad una sintesi. L’Europa tiene il caso sotto esame ma il principio di inviolabilità dello Sport e il sospetto di una invasione di campo della politica, nel caso vengono dopo la regolarità nelle iscrizioni.

 

LE ALTRE – La 35.a giornata si era aperta con un pari scialbo tra Torino e Bologna. Zero a zero il finale, zero a zero nelle idee, zero ma zero anche nelle occasioni. I granata sono l’eterna incompiuta di una stagione con più ombre che luci e con il miraggio dell’Europa che si è dissolto tra continue illusioni, i rossoblu arriveranno in Champions per scivolamento – la mancata vittoria ha fatto saltare l’aggancio alla Juventus che domenica sera non è andata oltre l’1-1 in casa della Roma in una partita-spettacolo – anche perché la squadra spumeggiante dei tre-quarti di campionato non c’è più, nonostante Motta tenti di dirottare il problema tra campi non bagnati e tempi effettivi. Il Sassuolo sabato sera batte l’Inter 1-0 grazie ad un gol di Laurientee nel primo tempo. Il Sassuolo che in questa stagione ha ottenuto 2 delle 5 vittorie proprio ai danni dei neroazzurri che hanno maramaldeggiato per il resto del campionato. La squadra di Inzaghi ha uno scatto d’orgoglio nel finale del primo tempo, il gol annullato a Lautaro è stata questione di centimetri. Poi il buio totale. Anche gli innesti non producono effetti. Si dice che questa sia la bellezza del calcio. Probabilmente più corretto dire che è la ‘bellezza variabile’ del calcio italiano. Gli emiliani salgono a quota 29, agganciati dall’Udinese che nel posticipo di lunedi in Friuli ha bloccato sul pareggio (1-1) un Napoli inconcludente. Partita che i bianconeri hanno raddrizzato in pieno recupero con una zampata di Success – dopo il provvisorio vantaggio di Osimhen che si è visto annullare il 2-0 per offside – tra le belle statuine della difesa azzurra. Incomprensibile anche la gestione dei cambi di Calzona che con il Napoli in vantaggio ha tolto dalla bagarre Cajuste, continuando a dare fiducia ad Anguissa che ha girato al largo per 90’.

Il Verona grazie ad un gol avvolto nel mistero vince in casa con la Fiorentina (2-1) e si porta a 34 punti. Mancano le immagini al Var (e già questo potrebbe indurre all’ironia nell’epoca spacciata per ipertecnologica) di un tocco di mano di Lazovic prima del gol realizzato da Noslin. Poca cosa comunque la reazione della formazione di Italiano, con la testa alla Conference, che era riuscita ad impattare con il rientrante Castrovilli il gol iniziale su rigore di Lazovic. In zona salvezza punto decisivo del Lecce che fa 1-1 in rimonta a Cagliari, sfruttando anche l’onda positiva della superiorità numerica per l’espulsione di Gaetano sull’1-o per i rossoblu sardi. Nel finale la formazione di Ranieri tenuta a galla dalle parate a raffica del portiere Scuffet. Ai salentini manca un punto per chiudere i giochi, quel punto che potrebbero prendere in casa con l’Udinese.

Fischi e la Curva che se ne va in piena partita, è così che i tifosi hanno scritto di loro pugno l’addio a Pioli dalla panchina del Milan che fa 3-3 in casa con il Genoa in un’alternanza di gol che riporta al classico momento di fine stagione. Tra prodezze ed errori è un festival. Il Milan della triade Cardinale-Ibrahimovic-Furlani ha già voltato pagina, sulla panchina è in predicato di arrivare Sergio Conceicao. Infine l’Atalanta, che nel silenzio dell’Arechi, vince 2-1 in rimonta con la Salernitana e agguanta la Roma a 60 punti, in attesa del big match che vale il quinto posto, considerando sempre che si deve recuperare Atalanta-Fiorentina. Gasperini ha innescato la polemica sul “recupero per un codice giallo” ma in questo caso è arrivato secondo. Il primo era stato il patron della Lazio, Claudio Lotito.

Giovanni Lanzi

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