Il patron Tacopina prima di volare Oltreoceano ha indetto una riunione: si parla di un addio al ds Lupo e al dt Donatelli, con la promozione del ds Ortoli per la quotidianità

SPAL NEL CICLONE MA ATTENTI ALLA ‘STRAMBATA’

Mercoledi sera contro il Frosinone out per infortunio il portiere Alfonso, il centrocampista Valzania e lo sfortunato difensore Varnier. Il mercato di gennaio non ha inciso
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Una stagione complicata senza soluzione di continuità per la Spal. Terzo cambio di allenatore, dopo quello tra Venturato e De Rossi è arrivato un altro campione del Mondo sulla panchina dei biancazzurri, Oddo. Quasi certo nel frattempo l’addio al ds Lupo e al dt Donatelli e la promozione del ds Ortoli per gestire la quotidianità.  Patron Tacopina prima di ripartire per gli Stati Uniti avrebbe concato una riunione. Un punto in 2 partite, situazione di classifica difficile, a -4 dalla salvezza con l’attuale terz’ultimo posto dopo 5 sconfitte nelle ultime 8 gare.

Il Frosinone dovrà tenere in funzione tutti i sensori degli allarmi perché la scorsa stagione alla penultima giornata la Spal con il 3-0 inflitto ai canarini alla penultima giornata si mise la salvezza in tasca e tarpò le ali in chiave playoff alla squadra di Grosso.

Spal che mercoledi sera al ‘Mazza’ si presenterà senza gli infortunati Alfonso (problema alla coscia), Varnier e Valzania, tutti usciti anzitempo dalla sfida del ‘Ferraris’ contro il Genoa. L’uscita del portiere ha schiuso le porte alla sconfitta e probabilmente sarà l’esperto Pomini a giocare tra i pali a discapito del giovane ma acerbo Brazao.

Eppure il secondo anno del patron Joe Tacopina – italo americano da anni nel calcio italiano – era partito con propositi rinnovati dopo che la prima stagione aveva regalato certezze di salvezza, incrociando le dita, proprio grazie al successo (3-0) sul Frosinone al ‘Mazza’.

Al mercato di gennaio il ds Lupo ha snellito la squadra con le partenze dei centrocampisti Esposito (Spezia), Mihai (Albinoleffe) e Proia (Ascoli) oltre a quella dell’attaccante Finotto (Cosenza). Avevano fatto largo all’arrivo di Nainggolan (Aversa) dell’attaccante Fetfatzidis (117’ in 3 presenze totali finora) da un club arabo e del portiere Brazao dall’Inter. Appena una settimana fa è tornato nei ranghi anche Pepito Rossi che a Ferrara c’era stato la scorsa stagione prima di un infortunio. E’ una scommessa di Tacopina. Rossi nella sua carriera è stato martoriato dagli infortuni, può dare tanto se la condizione fisica lo sosterrà. Al momento però solo l’ex centrocampista di Cagliari, Roma e Inter da considerare di spessore, gli altri tutti da scoprire o riscoprire. I movimenti non avevano convinto affatto il tecnico De Rossi che, espresse senza mezze misure le sue perplessità sull’operato, ha poi pagato a stretto giro la mancanza di risultati nonostante il rapporto preferenziale con il patron.

La squadra biancazzurra in estate era stata letteralmente rivoluzionata dal lavoro del ds Lupo con risultati che avevano portato all’esonero di Venturato che pure la scorsa stagione aveva traghettato gli emiliani alla salvezza dopo l’avvicendamento con Clotet.

Inevitabili sul mercato estivo alcune cessioni eccellenti: erano tornati alle rispettive destinazioni Capradossi (Spezia, ora al Cagliari), Latte Lath (Atalanta, San Gallo), Colombo, (Milan, ora al Lecce), Pinato (Sassuolo, ora al Pordenone), Crociata (Empoli, poi Sudtirol e ora Cittadella) e Da Riva (Atalanta, ora al Como). Partiti anche Vicari (Bari), Vido (Palermo), Mora (Pescara), Melchiorri (Perugia, ora all’Ancona), Mancosu (Cagliari), Di Francesco (definitivo al Lecce) e Viviani (Brescia).

Al terminal arrivi il primo a rientrare era stato Murgia (era in prestito al Perugia), seguito dal centrocampista marocchino Abou (in prestito da gennaio scorso in Bulgaria).

Il ds Lupo ha poi piazzato il doppio colpo in attacco: al ritorno di Moncini (era in prestito al Benevento) ha unito l’ingaggio di La Mantia (Empoli). Poi sono arrivati altri due attaccanti: Rauti (Pescara) e Rabbi (Piacenza). Il reparto arretrato completato dagli acquisti di Arena (Monopoli), Dalle Mura (Fiorentina, era al Pordenone) e Varnier (Como, scuola Atalanta ed ex Pisa). Infine un poker di centrocampisti: il pupillo Proia (Brescia, ceduto poi all’Ascoli, un giocatore che stenta a trovare una dimensione dopo gli anni di Cittadella), Fiordaliso e Valzania (Cremonese) e il trequartista Maistro (Lazio, ex Ascoli).

Del gruppo della passata stagione erano rimasti i portieri Thiam (da gennaio in prestito al Foggia), Alfonso e Pomini, i centrali Meccariello e Peda, i terzini sinistri Celia e Tripaldelli, i destri Dickmann e Almici, il mediano Salvatore Esposito (ceduto tra le polemiche allo Spezia a gennaio), i compagni di reparto Tunjov, Zanellato e Zuculini e l’attaccante Finotto (passato al Cosenza).

Dal punto di vista tattico Oddo sta optando per il 3-4-1-2. Tra i pali potrebbe giocare il 43enne Pomini, secondo alle spalle di Buffon per ‘anzianità’ di servizio. Era il portiere del Palermo nella finalissima di ritorno con Palermo. Brazao considerato troppo acerbo. L’assenza di Varnier potrebbe schiudere la porta ad uno tra Peda e Dalle Mura, con il primo al centro della difesa e l’ex della Reggina braccetto di sinistra. Per quella di Valzania è pronto invece Zanellato. Ma per il tecnico di Pescara i cambi potrebbero non essere solo quelli forzati per infortunio.

Giovanni Lanzi

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