Il patron italo-americano Tacopina in estate aveva rilevato il Club, grazie ad importanti investimenti, dalla proprietà storica. Grande 'appeal' ma i risultati sul campo per ora non lo hanno confortato

SPAL, TANTI SQUILLI DI TROMBA MA VENTURATO HA FATTO PEGGIO DI CLOTET

Mancosu primo colpaccio ma l'ex Lecce è in fase calante e sarà assente sabato per squalifica come Da Riva. Per ora la salvezza la sta dando il giovane Latte Lath, 3 gol negli extra-time ed altrettanti punti
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Una stagione complicata, per non dire travagliata. L’èra-Tacopina era partita con ben altri propositi. Investimenti, brand, giocatori, progetto, coinvolgimento della Città da sempre dal palato fino nelle questioni di calcio. Tacopina in estate aveva cambiato tutto quello che c’era da cambiare nei quadri tecnici. Perché le intenzioni erano quelle di tornare in serie A, con decisione. In panchina era arrivato Pep Clotet, lo scorso anno al Brescia. Esonerato dopo 18 partite di campionato, quando la Spal aveva 20 punti, con una media di 1.1 punti a gare. Rilevato da Roberto Venturato che in 18 giornate ha fatto peggio del suo predecessore, appena 16 punti con una media di 0.89 punti a gara. Scelta che fino alla vigilia della partita con il Frosinone di sabato pomeriggio (ore 14) al ‘Mazza’ non ha pagato. Perché la Spal nelle intenzioni della dirigenza non s’è mai vista.

Ma vediamo come è costruita la squadra biancazzurra. Rivoltata dalla testa ai piedi dal lavoro del ds Zamuner. Inevitabili alcune cessioni eccellenti che hanno contribuito a snellire un monte ingaggi da serie A (Strefezza, Murgia, Di Francesco, Berisha, Valoti e la coppia di difensori Okoli e Sernicola tanto per citarne qualcuno). Conti alla mano, stagione ampiamente positiva per tutti gli ex, fatta eccezione per Murgia che con il Perugia ha confermato il suo trend nell’ombra da diverse stagioni.

In casa estense sono arrivati i portieri Seculin (svincolato dal Chievo, poi ceduto in C) e Pomini (svincolato dal Venezia), i difensori centrali Capradossi (Spezia), Heidenreich (Atalanta) e Coccolo (Juve) oltre alla promozione del baby Peda dalla Primavera. Quindi i terzini sinistri Tripaldelli (Cagliari) e Celia (Alessandria). In mezzo al campo sono sbarcati a Ferrara il promettente Da Riva (Vicenza, squalificato sabato prossimo), Crociata (Empoli), l’argentino Zuculini, Abou (Real Madrid Castiglia), Pinato (Pordenone) ed Ellerttsson (Spezia). Sempre durante la campagna rafforzamento dell’estate, doppio colpo in attacco, dove la Spal si è assicurata l’ex leccese Mancosu (squalificato anche lui) e il giovane e promettente Colombo (Milan ma già una stagione di B alle spalle con la Cremonese). La rivoluzione del reparto offensivo è proseguita poi con la promozione dalla Primavera dell’attaccante esterno Seck (passato al Torino a gennaio grazie ad una importante monetizzazione), gli arrivi di Melchiorri (Perugia), Vido (Cremonese) e 3 giocatori di Lega Pro: Latte Lath (Pro Patria), D’Orazio (Feralpi), Piscopo (Carrarese, da gennaio all’Empoli). E proprio il giocatore scuola Atalanta si sta rivelando l’Uomo della Provvidenza per la formazione di Venturato, con 3 gol nei minuti di recupero che hanno fruttato altrettanti punti. Poi Tacopina ha voluto aggiungere all’organico la personale ciliegina con l’arrivo di Pepito Rossi, ex azzurro ma soprattutto sfortunato attaccante che dal calcio ha avuto sicuramente meno di quanto era nelle sue possibilità. Ma Rossi sarà assente anche lui contro i giallazzurri, si è infortunato al ginocchio sinistro di nuovo. Si parla di trauma distorsivo, improbabile che possa tornare prima della fine della stagione. E al capitolo infortunati c’è anche l’ex Viviani.

In estate comunque poco meno di 20 acquisti da inserire su uno zoccolo duro che aveva visto la conferma del portiere Thiam (che prima del mercato di gennaio era stato scavalcato nelle gerarchie da Pomini mentre ora se la batte con Alfonso), del centrale di difesa Vicari, del terzino destro Dickmann, del centrocampista Viviani e dei compagni di reparto Salvatore Esposito e Mora.

A gennaio puntelli importante per la difesa dove sono arrivati il portiere Alfonso (Cremonese), dal Lecce il centrale Meccariello e dal Palermo il terzino destro Almici, già al Latina. Rinforzo anche per la zona centrale del campo con Zanellato (Crotone) e in attacco dove è approdato Finotto (Monza), reduce da oltre un anno di inattività.

Dal punto di vista tattico Venturato si affida al 4-3-1-2 ma contro il Frosinone gli mancheranno dei punti di riferimento come il trequartista Mancosu, l’intermedio Da Riva, il play Viviani e la punta Rossi. Da valutare se tra i pali ci sarà Thiam o Alfonso.

Giovanni Lanzi

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