Napoletano doc, arrivato 4 anni fa e subito ciociaro nell'anima: "Napoli è la mia vita, qui mi sono sentito subito parte integrante. Il futuro? Senza limiti, magari sempre qui"

UGO SCUOTTO, DISCREZIONE E COMPETENZA: IL FROSINONE, LA MIA SECONDA FAMIGLIA

Laureato in Economia aziendale, da giovanissimo nel calcio con due Club femminili della città flegrea pur lavorando nell'azienda di famiglia. Nella Società giallazzurra è il Responsabile sponsor: la 'sentinella gentile' di un rapporto in simbiosi con i partners commerciali
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“Alla scoperta del mondo Frosinone…”, la rubrica periodica che ci permetterà di andare alla scoperta delle diverse figure professionali all’interno del Frosinone Calcio, prosegue i focus esclusivi con Ugo Scuotto, alla sua quarta stagione nella famiglia giallazzurra. Oggi è il ‘Responsabile sponsos’ della Società.

 Ugo Scuotto, 4 anni di Frosinone come li racconteresti?

“Sono stati 4 anni intensi, incredibili. Voglio definirli così, di botto. Perché in questi 4 anni ho visto la serie A, la retrocessione, una finalissima persa per un pallone non entrato, la pandemia, ho conosciuto tante persone. Ed ora ci siamo tuffati in questa nuova e sempre affascinante avventura. Ho fatto una premessa partendo dalla fine. Ma il mio primo incontro lo ebbi col direttore Salvatore Gualtieri a fine del mese di giugno 2018. Arrivai a Frosinone e non avrei mai potuto immaginare che da quell’incontro sarebbe nata una bellissima e gratificante opportunità per me. Ero totalmente all’oscuro di quelli che poi sarebbero stati i miei ruoli. Se dovessi sintetizzare questi 4 anni, li definirei con una sola parola: emozioni continue”.

Ultimati gli studi, cosa vedevi davanti a te? Che tipo di esperienze hai sviluppato in quegli anni?

“Mi sono laureato in Economia Aziendale dopo aver conseguito la Licenza Liceale allo ‘Scientifico’. Già durante gli anni di studi all’Università avevo iniziato un percorso con un club di calcio femminile, il Napoli Dream Team, che inizialmente ha iniziato nei campionati regionali per poi arrivare alla serie B. Mi occupavo di marketing commerciale, di comunicazione, sviluppavo anche qualcosa sui social. Tutti facevamo un po’ di tutto. Successivamente sono stato al Napoli Calcio femminile, attualmente in serie B. Fino all’incontro con il Frosinone. L’intero percorso nel calcio femminile è durato una decina di anni. Ma contemporaneamente lavoravo anche nell’azienda di famiglia”.

Un legame indissolubile ti lega a Napoli, la tua città d’origine. Là ci sono i tuoi affetti. Frosinone è la città dove lavori. Quanto ti senti un po’ frusinate d’adozione?

“Tanto. Perché dal primo giorno mi sono sentito a casa. A Frosinone ed al Frosinone. Merito delle persone che ho incontrato, dei colleghi, dei dirigenti. Non mi sono mai sentito un estraneo in questo ambiente. E’ chiaro che Napoli è casa mia, quando posso ci torno e ci sto volentieri. Ma qui a Frosinone, ci tengo a sottolinearlo, non mi sono mai sentito un ospite”.

La domanda più banale ma ci sta tutta: il Frosinone per te cosa è?

“Per i motivi che appena detto è una seconda casa, è anche la famiglia che ho avuto lontano dai miei affetti. Lontano dai miei genitori Bruno e Gaia, da mia sorella Fabrizia e dalla mia ragazza Ramona. Ecco, questo è il Frosinone per me: è riuscito in tutto e per tutto a colmare un’assenza forte ma temporanea. Perché si capisca che Frosinone e il Frosinone per me non rappresentano solo una opportunità di lavoro”.

Il lavoro di questi anni nel Club giallazzurro, con lo sviluppo dei vari progetti sul territorio, ti ha portato a conoscere anche la Ciociaria. Cosa hai apprezzato, di questa Terra e dei ciociari?

“Innamorato della Ciociaria per le bellezze storiche e naturali che offre in ogni suo angolo. Ho avuto la fortuna di vedere posti come l’Abbazia di Casamari, rimasi a bocca aperta la prima. Ma anche Fiuggi, Isola del Liri, Boville Ernica, Alatri e tutti i comuni che abbiamo visitato con i nostri progetti che quest’anno ci porteranno ad allagare gli orizzonti e mi permetteranno di scoprire questa magnifica provincia”.

Nel Frosinone Calcio sei il Responsabile sponsor. Un mondo in continua crescita. In cosa consiste il tuo lavoro?

“Devo assicurarmi in primo luogo che quanto contrattualmente previsto negli accordi stipulati con i nostri partners, vengano rispettati. E’ chiaro che il rapporto va oltre la mera forma contrattuale e noi cerchiamo, per policy interna del Club, di assicurare sempre la massima vicinanza ai nostri sponsor”.

Sei scaramantico, da buon napoletano. Ma il pronostico non è sul calcio: che futuro c’è dipinto sul muro della tua stanza?

“Mi auguro, al di là della scaramanzia che lascia il tempo che trova perché credo che ognuno si crei il proprio destino, un futuro ancora nel calcio e nello sport in generale unitamente ad un percorso che mi possa portare a crescere e conoscere nuove persone. E perché no, restando anche in questa Società, il Frosinone che ha creduto in me. Ma non voglio pormi affatto dei limiti”.

Giovanni Lanzi

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