Organico di spiccata personalità quello granata, forgiato da un tecnico che tiene tutti sulla corda. Contro l'Atalanta il cambio tattico e la partita migliore della stagione

UN TORO IMPREVEDIBILE, JURIC CERCA SEMPRE LA ‘MISCELA’ MIGLIORE

Vlasic alle spalle della coppia Zapata-Sanabra può rivelarsi un fattore. In mezzo al campo torna dal 1' Ricci al fianco di Ilic. Il terzino Bellanova e il centrale Buongiorno punti fermi
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Lo scatto in avanti del Torino, la doppia firma di Zapata intervallata dal rigore di Sanabria. E’ così che la squadra di Juric si avvicina alla sfida di domenica a Frosinone (ore 12.30), con +1 sulla squadra di Di Francesco che il Torino lo ha però eliminato in Coppa Italia dopo 120’ di gara.

Il tecnico granata ha trovato la sintesi perfetta? Di sicuro in questa squadra c’è un dato: le ‘personalità’ spiccate tra campo e panchina. Quanto al tecnico ha trovato, almeno contro l’Atalanta del suo maestro Gasperini, un 3-4-1-2 che gli ha permesso di dare maggiore libertà alla fantasia di Vlasic a ridosso della coppia Zapata-Sanabria.

Ma vediamo come è stato costruito il Torino dall’estate. Juric cercava un terzino destro e così il ds Vagnati è andato a prendere Bellanova (Cagliari, la scorsa stagione all’Inter): è lui il padrone della fascia, lunedi nel posticipo contro i neroazzurri era in diffida ma ha giocato una gara al limite della perfezione e solo nel finale Juric ha scelto di avvicendarlo con il rientrante Djidji, alla sua gara numero 100 con la maglia granata. Per la porta, per dare pressione a Milinkovic Savic e Gemello è arrivato Popa (Voluntari) ma il ragazzo è scivolato quasi subito in terza fila. A centrocampo ingaggiato il potente Tameze (Verona), quindi gli arrivi dei difensori centrali Soppy (Atalanta) e Sazonov (Dinamo Mosca). Il colpo finale è stato l’attaccante Zapata (Atalanta). Nelle strategie di mercato c’erano dei punti fermi: i riscatti dell’ala sinistra serba Radonjic (Marsiglia), croce e delizia di Juric e quelli degli altri connazionali di casa-Toro, vale a dire Ilic (Verona) e Vlasic (Marsiglia). Ma anche quello del laterale Lazaro (Inter). I rientri dei vari Kone (Frosinone), Izzo (Monza) e Verdi (Verona) sono stati di passaggio: l’ex giallazzurro è andato al Como, il difensore centrale al Monza e il trequartista anche lui al club lariano. In uscita anche Adopo (svincolato, passato all’Atalanta), Ola Aina (svincolato, passato al Nottingham Forest), il portiere Berisha (Empoli), i difensori Dembele (Venezia) e Bayeye (Ascoli, prestito) e l’attaccante Miranchuk (tornato all’Atalanta).

Passiamo alle conferme: detto dei portieri V. Milinkovic Savic e Gemello, ci sono state quelle del centrale di destra Schuurs (infortunato), del compagno di reparto Rodriguez e di Buongiorno che nelle ultime ore di mercato ha deciso di non accettare la corte dell’Atalanta per… fede granata. Il ds Vagnati ha resistito alle sirene che aleggiavano attorno al centrocampista Ricci. Conferme nel pacchetto di difesa anche per N’Guessan (infortunato), Zima e Djidji, a centrocampo per Linetty (squalificato, salterà Frosinone) e il kosovaro Vojvoda, in attacco per le ali Karamoh e Seck e per le punte centrali Pellegri e Sanabria.

Squadra che vince non si cambia, se non lo stretto necessario. Juric potrebbe orientarsi verso la conferma per grandi linee dell’assetto e di nove-undicesimi della formazione che ha battuto l’Atalanta. Out per squalifica Linetty, il suo posto verrà preso da Ricci al fianco di Ilic, con Bellanova a destra e uno tra Vojvoda e Lazaro nella posizione di laterale mancino. Nel 3-4-1-2, Vlasic alle spalle della coppia Sanabria-Zapata appare scontato come i tre di difesa vale a dire Rodriguez, Buongiorno e Tameze.

Giovanni Lanzi

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