VENTURA SPINGE LA SALERNITANA AL MASSIMO

L'ex ct azzurro ha assorbito bene il rovescio in Tim Cup con il Lecce. Da quel momento solo una sconfitta, in casa nel derby col Benevento. Squadra rivoluzionata. Il colpo dell'estate è Cerci che con il tecnico genovese ha giocato la sua migliore stagione nel Pisa tra i Cadetti, ma finora ha giocato poco
 In Primi Piani

Il colpo dell’estate in casa-Salernitana è stato senza alcun dubbio l’arrivo di panchina dell’ex tecnico della nazionale, Giampiero Ventura, quando tutti prefiguravano la conferma di Leonardo Menichini che aveva traghettato i granata alla salvezza in quello spareggio-capestro con lo Spezia. Ventura, unitamente ad un mercato mirato hanno permesso una partenza lanciata che, grazie alla vittoria al fotofinish di Livorno (3-2) ha proiettato la Salernitana al secondo posto in classica grazie dopo tre vittorie di fila. E dire che i granata campani si erano presentati a Livorno con una lunga lista di assenze che, oltre a Kiyne, contava gli infortunati  Billong, Heurtaux, Lombardi, Akpa-Akpro e Jallow. Eppure per Ventura non sono state affatto rose e fiori. Ha dovuto guidare la macchina granata in un percorso, dalla Coppa Italia ad oggi, con un paio di stop pesanti: il 4-0 rimediato a Lecce nella competizione tricolore e lo 0-2 in casa con il Benevento, con i granata letteralmente surclassato a livello di gioco e di impatto sul derby. In casa alla formazione campana la vittoria manca dal 24 agosto sceso.

Dicevamo del mercato estivo. Sono arrivati dalla Lazio una infornata di giocatori: il centrale di difesa cipriota Karo, l’esterno Lombardi (un ragazzo cresciuto sotto l’ala di Simone Inzaghi nella Primavera della Lazio), il polacco Dziczek prelevato dalla società capitolina dal Gliwice, l’esterno Kiyne (Chievo), l’attaccante svincolato Gondo, l’attaccante Rossi (ex Venezia) e il promettente trequartista Maistro (Rieti). E poi Billong dal Benevento, le punta Giannetti dal Cagliari e Djallo Ba dalla Roma, il centrocampista Firenze dal Crotone (messosi in luce nella Pro Vercelli) e il centrocampista svincolato Heurtaux. A questi si sono aggiunti i centrocampista Morrone (dalla Juve), Akpa-Akpro (Tolosa) e il difensore Jaroszinsky (dal Genoa). Ma il colpo è stato senza dubbio l’esterno Alessio Cerci, scuola Roma e praticamente mai profeta in patria. Cerci che con Ventura ha giocato probabilmente una delle sue migliori stagioni al Pisa, in serie B, prima di spiccare il volo per le piazze prestigiose della serie A, della Liga e vestire la maglia azzurra. Il tecnico però aspetta ancora il miglior Cerci.

Ventura si schiera con il 3-5-2. Con una dorsale che sta rispondendo ai comandi in questa prima fase della stagione. Il portiere Micai – rendimento regolare, ha superato brillantemente anche dei condizionamenti psicologici, scorie del finale della scorsa stagione – è un punto fermo. Migliorini, ex Avellino, è il ‘controllore’ della difesa, l’ex canarino Di Tacchio il regista con propensione all’inserimento ma anche alle conclusioni dalla distanza. Quindi la coppia Djuric-Jallow (quest’ultimo assente a Livorno per infortunio) è molto ben assortita, Giannetti alle spalle sgomita per ritrovare spazi che erano stati suoi nel passato prima dell’infortunio. Formazione completata a sinistra dall’eclettico Kyjine, genio e sregolatezza ma al ‘Picchi’ Ventura da quella parte ha piazzato l’uruguagio Lopez, il classico usato garantito in grado di non sfigurare negli appuntamenti in cui è chiamato a timbrare il cartellino. A destra c’è Cicerelli che a Salerno era già transitato prima di passare per Pordenone e Foggia. Ai fianchi di Migliorini ci sono Karo e Jaroszinsky. Mezze ali titolari Firenze e Akpa-Akpro ma al posto dell’ivoriano Ventura sta dando fiducia a Maistro per l’indisponibilità dell’ivoriano.

Giovanni Lanzi

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