LONGO DETTA LO SPARTITO PER LA VITTORIA: “UNA CITTA’ CON NOI, VOGLIO IL CATINO BOLLENTE DELLA FINALE PLAYOFF…”

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FERENTINO –  Un gran bel clima per la conferenza stampa di Moreno Longo che come di consueto il giorno prima della gara si svolge nel post-rifinitura. Complice anche il compleanno festeggiato da uno dei cronisti storici del Frosinone, Maurizio Di Rienzo. Pasticcini e battute che coinvolgono il trainer giallazzurro, maglioncino a collo alto e giacca. Attento però a non tradirsi su assetto e formazione, passaggi sui quali mescola abilmente tutte le carte a disposizione nel mazzo.

Mister Longo, che significato dà a questa sfida-salvezza con il Cagliari?

“Sicuramente do un valore molto alto come del resto l’ho dato a tutte le partite che disputiamo soprattutto di fronte ai nostri tifosi. Perché la possibilità di centrare un vittoria ci permetterebbe di tenere agganciato il carro-salvezza che rappresenta il micro-obiettivo di questo periodo, fino al termine del girone di andata. Più passano le giornate e più le partite salgono di livello. Questa contro il Cagliari è una gara importante ma non decisiva però in palio ci sono punti che iniziano a pesare”.

Ci descrive il quadro della situazione infortunati? Gori ci risulta abbia  qualche problema.

“Bardi ha avuto la varicella che dovrà debellare con i tempi necessari. Gori, al di là dell’influenza, lamenta un fastidio al ginocchio. E per gli altri, abbiamo tutti a disposizione Ciano compreso”.

Il Cagliari ha una certa qualità diffusa, di fronte a questa squadra che tipo di approccio dovrà avere il Frosinone? In settimana quali corde dei giocatori è andato a toccare?

“Non dobbiamo pensare che ci siano partite più abbordabili di altre. Questo è l’unico errore che possiamo commettere. Il Cagliari dispone di giocatori di grandi qualità. Cito, tra i tanti, Barella. E lo stesso Srna che ha fatto anche la Champions. Ha tre nazionali, ha ampie alternative all’undici iniziale. I rossoblu non avranno problemi per salvarsi per come la squadra è costruita e, come detto, per la qualità di cui dispone. E una volta raggiunta la salvezza potranno fare anche qualcosa in più. Normale che da parte nostra ci debba essere un’attenzione superiore, pari magari a quella mostrata con le big, perché queste sono squadre pragmatiche. Che coprono bene il campo, che non ti fanno giocare, che sono molto organizzate e sulle palle inattive dispongono di ottimi saltatori. Proprio per gli spazi che si avranno a disposizione dovremo essere bravi noi, organizzati, con il giusto coraggio per vincere la prima partita in casa. E vogliamo farlo proprio domani. Ci piacerebbe quindi che tutto l’ambiente ci spinga, che questo messaggio venga recepito e che a giocare contro il Cagliari non ci sia solo la squadra ma una città intera al nostro fianco”.

Il Cagliari ce lo ha descritto bene. Il Frosinone però dovrà prima di tutto prestare particolare attenzione ai cross.

“Il Cagliari ha diverse caratteristiche: sa palleggiare perché ha elementi di grande qualità, è una squadra che quando va sul fondo sfrutta un giocatore come Pavoletti che secondo me è il più forte che c’è in Italia sulle palle inattive. Poi c’è Joao Pedro e aggiungo che gli inserimenti delle mezze ali sono costruiti da elementi che hanno il giusto tempo di attacco della palla e dello spazio. Sappiamo che quando danno ampiezza, lo fanno con Srna che ha un ottimo piede, con Padoin e Barella che riescono a mettere questi palloni pericolosi in mezzo all’area avversaria. La nostra squadra però sa come comportarsi”.

Quando dice che alcuni giocatori sono disponibili, significa che sono recuperati per giocare?

“Per quanto riguarda i giocatori recuperati valuteremo il fatto di poterli impiegare dall’inizio o a partita in corso. Perché non possiamo fare una  valutazione superficiale. Ciano è fermo da circa 4 settimane, in base al colloquio con lui ed alle sue sensazioni valuteremo se farlo partire dall’inizio”.

Pavoletti è uno dei più grandi realizzatori di testa, allo stesso tempo la fase difensiva del Frosinone è migliorata. In questo senso una certa garanzia può esserci?

“Che abbiamo lavorato bene fino ad oggi su questo aspetto lo dicono i numeri. Loro in questa caratteristica sulle palle alte sono molto bravi. Mi dicono che Pavoletti abbia anche dei precedenti con il Frosinone. Detto questo l’attenzione e la concentrazione debbono essere massime. E faranno la differenza, come sempre”.

Il nostro assetto dipenderà dalla possibilità che Ciano giocherà o meno dall’inizio? O a prescindere lei tornerà al 3-4-2-1?

“E’ normale che la presenza di Ciano possa far pendere l’ago della bilancia da una parte piuttosto che dall’altra. Rientra anche Soddimo da un problema fisico. Poi è chiaro che le caratteristiche dei giocatori fanno la differenza. Ma siamo pronti ad interpretare l’uno o l’altro sistema di gioco”.

A proposito di numeri: a dicembre si inizierà a fare un po’ di conti?

“E’ normale che sarà molto importante vedere a quanti punti si arriverà al giro di boa. Però noi in questo momento dobbiamo rimanere focalizzati ostacolo su ostacolo. Non serve fare delle ipotesi. Tutte le energie vanno concentrate sui tre punti da ottenere domani. Non serve pensare più in là se poi dopo lasciamo qualcosa di intentato prima. Ed è inutile fare tabelle o calcoli”.

I tifosi hanno chiamato a raccolta. Il mister cosa dice?

“Credo che questa sia una iniziativa molto importante. Non ne ero a corrente. Vorrei ricordare che la finale playoff è stata vinta da Frosinone città. Merito di un ambiente che ci ha trascinato. Ho ancora in mente la spinta dello stadio, mi piacerebbe rivedere quel catino bollente domani pomeriggio”.

Lei prepara le gare chiedendo ai giocatori la partecipazione alla fase offensiva. Chibsah ad esempio è uno molto generoso, lei sta lavorando anche sul miglioramento della fase di finalizzazione del giocatore?

“Noi dobbiamo avere coraggio, partiamo da questo presupposto. Per fare punti dobbiamo attaccare con più uomini possibili la metà campo avversaria e riempire l’area avversaria come abbiamo iniziato a fare da tempo. Chibsah potenzialmente poteva avere 6-7 gol all’attivo, se andiamo a contare le palle gol anche clamorose capitategli. Lui è bravissimo, dà grande disponibilità. Deve migliorare l’aspetto tecnico. Se avesse fatto 5-6 gol staremmo parlando di Kantè (del Chelsea, ndr) e non di Chibsah. Che però dimostrato che in A può starci molto bene ma sa allo stesso tempo che deve migliorare sotto l’aspetto della pulizia sotto il profilo tecnico”.

Il Cagliari si presenterà col 4-3-1-2. Longo sta pensando di mantenere lo stesso assetto di San Siro?

“Il Cagliari ha molta densità in mezzo, giocando col rombo. Noi dovremo andare a lavorare con il vertice basso e un trequartista. Non è mai facile contrapporti perché hanno linee di passaggio consolidate e che interpreta bene quello che fa. Sappiamo di dover fare una gara propositiva ma anche coraggiosa nella fase di possesso senza però mai perdere l’equilibrio e concedere loro troppe zone di campo”.

Giovanni Lanzi

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