Le Rondinelle vantano il maggior numero di stagioni tra i Cadetti, ben 63 con quella in corso. Squadra costruita per vincere in tutti i reparti. Ma il gioiello Ayé, 16 gol lo scorso campionato, è ai box

ALLA SCOPERTA DEL BRESCIA, LA ‘DECANA’ DELLA SERIE B

Il colpo del patron Cellino è senza dubbio 'El Trenza' Palacio. Al 'Benito Stirpe' Pippo Inzaghi, che ritrova Fabio Grosso col quale ha condiviso anche le gioie del mondiale, annuncia qualche cambio. Dubbio Joronen tra i pali
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Pippo Inzaghi e Fabio Grosso, campioni del mondo a confronto in questo monday night del campionato di serie B che mette di fronte Frosinone e Brescia divise da un punto. Doppio motivo di fascino per la sfida del ‘Benito Stirpe’. La corazzata lombarda, squadra costruita per vincere, arriva in Ciociaria dopo il mezzo passo falso casalingo, il pari con il Crotone (2-2) dopo aver toccato con mano più che accarezzata la possibilità di andare a punteggio pieno. A 22’ dal 90’ le Rondinelle erano 2-0 prima dell’ingresso del golden-boy dei pitagorici, quel Mulattieri che nel giro di 13’ ha rimesso le cose in perfetta parità.

Le Rondinelle rappresentano, come detto, il ‘gotha’ della B: hanno il record di presenze nella serie Cadetta, ben 63 ed anche il maggior numero di campionati vinti, ben 10 di 4 al primo posto. Patron Massimo Cellino, che con gli allenatori ha un rapporto del tutto ‘speciale’ (ne sa qualcosa lo stesso Grosso, al quale non venne concesso il tempo tecnico per iniziare un percorso che già appariva comunque abbastanza minato), in estate è andato sul sicuro: è arrivato l’ex rapinatore di aree di rigore per eccellenza, reduce dalla cocente delusione della retrocessione con il Benevento.

I lombardi hanno messo alle spalle la stagione travagliata del campionato 2020-’21 che dopo il quarto cambio di allenatore aveva addirittura rischiato di far agguantare la zona playoff. Formazione, quella di oggi, costruita per cercare di recitare un ruolo importante nella stagione in corso.

Le partenze nei due mesi di mercato erano state diverse ed anche eccellenti. A cominciare dall’attaccante Donnarumma e del difensore Martella (Ternana) per passare al centrocampista Bjarnason (Dermisor), all’altro attaccante Fridjonsson. Partito anche il secondo portiere Andrenacci (Genoa), per fine prestito Ragusa e quindi Semprini (svincolato).

Dopo un po’ di ‘impasse’ iniziale il patron Cellino si è proiettato in prima persona sul mercato. La perla del mercato delle Rondinelle è stata rappresentata senza dubbio dall’acquisto di Rodrigo Palacio (Bologna), un giocatore di grandissimo spessore per le chance del Brescia. Sono arrivati poi l’attaccante Bajic e il centrocampista Cavion dall’Ascoli, il centrocampista Leris (Samp), i compagni di reparto Olzer (Primavera del Milan, era nell’interesse anche del Frosinone) e Bertagnoli (svincolato dal Chievo), il trequartista con le movenze di attaccante Moreo (Empoli), i portieri Perilli (Pisa) e Linner (Arminia), il centrocampista Andreoli (Pergolettese), il difensore Capoferro (Lecco), il centrocampista Tramoni (Cagliari).

Tra i pali, dopo un lungo tira e molla, patron Cellino ha ritrovato un punto fermo come Joronen che a Frosinone dovrebbe essere almeno tra i convocati dopo la paura di venerdi sera. In difesa Cistana, Mangraviti, Mateju, Kracic e Pajac, Canchellor e Papetti  fanno parte ormai dello zoccolo duro. A centrocampo per Pippo Inzaghi è rimasta intatta la pista polacca che la scorsa estate aveva visto gli innesti di Jagiello (dal Genoa) e Labojko (dallo Slask Wroclaw) oltre all’olandese Van de Looi, Skrabb, quel Bisoli anche lui a lungo oggetto di mercato e Ndoj. Infine nel reparto offensivo è rimasto il solo Ayè rivelatosi il valore aggiunto la scorsa stagione, per ora ai box per infortunio.

Tatticamente Inzaghi ha ‘validato’ il 4-3-2-1 che vede titolarissimi davanti a Joronen i centrali Mangraviti e Cistana e i terzini Pajac e Mateju. In cabina di regia Van de Looi, intermedi Leris e Bertagnoli con Jagiello e Bajic alle spalle di Palacio. A Frosinone si annuncia qualche movimento, peraltro dettato dagli impegni ravvicinati. Spuntano MOreo, Cavion e Bisoli ma anche Karacic in difesa. E l’ipotesi che Bertagnoli scali in terzineria per far posto proprio a Bisoli. Tatticamente sarà confronto a scacchi. Mondiale. D’altronde… Grosso e Inzaghi ne sanno qualcosa.

Giovanni Lanzi

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