Dal Sassuolo arriva in prestito l’attaccante cresciuto nella Solesinese e poi nel Padova, la scorsa stagione bomber incontrastato con la maglia del Catania

ALTO E… MORO, IL GOL NEL DNA

Il fiuto del club emiliano portò lo scorso gennaio a preferire lui a Lucca. Vanta già 10 presenze tra i Cadetti e con le Primavere di Spal, Torino e Genoa dove si è messo in grande evidenza
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E’ Luca Moro, 21 anni, 190 centimetri di altezza, un altro colpaccio del club giallazzurro nella sessione di mercato estiva. Attaccante di razza, sul suo bigliettino da visita i 21 gol in 28 presenze la scorsa stagione con la maglia del Catania, prima che la squadra etnea venisse estromessa dal campionato. Nato a Monselice in provincia di Padova, ha iniziato a giocare nella Solesinese, club a due passi da casa. Il Padova non se lo fa scappare e lo tessera e lui si fa le ossa arrivando in Primavera ed a giocare 2 gare di serie B, esordio con il Carpi.

Moro è di proprietà del Sassuolo, società che ha prelevato il suo cartellino lo scorso mese di gennaio proprio dal Padova. La società emiliana a gennaio virò proprio su Moro, preferito a Lucca del Pisa. E nel contratto di cessione i bene informati dicono che ci sia una clausola legata al bonus-Nazionale: se Moro vestirà la maglia azzurra, farà felice anche il cassiere del club patavino. Alchimie contrattuali a parte, il neo giallazzurro ha già esordito tra i Cadetti. Due stagioni infatti fa era nella Spal (8 presenze in B, 22 presenze ma anche 8 reti in Primavera) e in precedenza al Padova (2 presenze in B). Sono le sue performances con i biancazzurri emiliani a valergli il passaggio al Catania in Lega Pro nel luglio 2021.

Ma è in una squadra Primavera, quella del Torino, che Luca Moro si mette in evidenza nel 2018 al Torneo di Viareggio, in prestito proprio dal Padova, dove come detto a 18 anni disputò 2 gare di serie B. Successivamente crede in lui il Genoa, lo tessera e lo manda a giocare ancora con la Primavera: per lui 10 gol stagionali.

Dal punto di vista tecnico Moro è cresciuto tantissimo durante la pur travagliatissima stagione nel Catania dove, al di là dei 21 gol in 28 gare, si è segnalato per uno ‘score’ invidiabile: ha messo a segno 15 reti in 9 partite. E’ centravanti vero, giocatore capace di fare reparto e risultare decisivo nell’area di rigore avversaria anche grande ad un fisico importante che gli permette di essere un ‘fattore’. Può giocare sia da terminale centrale nello schieramento a tre punte, attaccante d’area con una batteria di trequartisti alle spalle o con un altro compagno al fianco. Con la maglia azzurra ha esordio nell’Under 20, 4 presenze e 1 rete. Ora il Frosinone, con tutte le caratteristiche per imporsi.

Giovanni Lanzi

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