La retrocessione dalla A è stata una mazzata per il club sannita ma patron Vigorito e il ds Foggia hanno ridisegnato subito la strategia per una stagione da protagonisti

BENEVENTO, OSSATURA DI ‘BIG’ E RITOCCHI MIRATI PER MISTER CASERTA

La conferma di elementi del calibro di Ionita, Glik, Barba, Lapadula e Sau, Insigne jr e Improta rappresentano un punto di partenza importante. Il tecnico ha voluto con sé i pupilli Calò ed Elia, l'ex del Chievo Viviani è un gran colpo
 In Breaking News, Prima Squadra

La seconda retrocessione dalla serie A non è stata del tutto indolore. Il Benevento – prossimo avversario del Frosinone al ‘Vigorito’ – a 4 giornate dalla fine assaporava ancora quelle chances di salvezza che, oltre i due terzi della stagione, parevano ancora saldamente in cassaforte. Ma il Calcio è capace di rivelare il meglio e il peggio per in ogni attimo che il tempo scorre sul cronometro.  Patron Oreste Vigorito c’ha messo qualche giorno per metabolizzare il ritorno tra i Cadetti. Ma in testa c’era già il piano per cercare di ripartire senza freni. Individuato in Fabio Caserta il tecnico del rilancio, non è stato facile chiudere la trattativa anche perché il tecnico calabrese era sotto contratto con il Perugia. Alla fine i Club hanno trovato il classico accordo che salva tutti.

Alla corte dell’allenatore che aveva riportato in B i biancorossi dopo un anno di Purgatorio, sono arrivati ritocchi mirati. Perché patron Vigorito e il ds Foggia avevano tracciato una strategia ben precisa: tenere quanti più pezzi pregiati. A conti fatti sono rimaste intatte due linee: quella della difesa davanti al nuovo portiere e il tridente d’attacco. Seminuovo il centrocampo. E comunque alla fine è stato allestito un organico di tutto rispetto. Lo dimostra il Benevento lassù, a +1 dal Frosinone. Il passo falso interno con il Brescia dell’ex Pippo Inzaghi è il classico incidente che nel ‘traffico’ della serie B si deve mettere in conto.

E così, tornando al mercato, è sbarcato tra i pali l’ex portiere di Cittadella e Genoa, Paleari, che è andato a sostituire Montipò passato al Verona. Caserta ha voluto due suoi pupilli dai tempi della Juve Stabia, il centrocampista offensivo Calò e il terzino Elia. Quindi sono arrivati i difensori centrali Vogliacco (Pordenone ma di proprietà del Genoa) e Talbi (Rizespor), il terzino Masciangelo (Pescara), i centrocampisti Acampora (Spezia), Viviani (svincolato dal Chievo) e Basit (di rientro dal Pescara) e l’attaccante esterno Brignola (ex di turno, di proprietà del Sassuolo e già in maglia giallorossa).

Della formazione retrocessa dalla massima serie sono rimasti il secondo portiere Manfredini (titolare anche a Frosinone dopo l’infortunio occorso a Paleari), i terzini Letizia e Foulon, i centrali di difesa Pastina, Glik e Barba, i centrocampisti Ionita e Tello, le punte centrali Lapadula (ex di turno), Moncini, Sau e Di Serio e gli esterni offensivi Improta e Insigne jr.

Ipotesi di formazione per sabato? Caserta nel suo 4-2-3-1 qualcosa dovrebbe cambiare. Probabilmente ancora out Improta per infortunio, Pastina è rientrato ma bisognerà vedere quanto ha di minutaggio nelle gambe, ballottaggio Foulon-Masciangelo a sinistra, certezze in mezzo alla difesa con la coppia Glik-Barba, inamovibile Letizia a destra nonostante l’errore costato almeno 1 punto. In mezzo al campo non si tocca il giovane Viviani come Lapadula in attacco e Sau nella posizione di classico trequartista, resta da individuare con chi saranno in ballottaggio Calò in mediana e Insigne jr nella batteria di trequartisti. A sorpresa però dal cilindro del tecnico dei sanniti potrebbe spuntare il 4-4-2, il modulo della normalizzazione.

Giovanni Lanzi

Articoli Recenti