COMO-FROSINONE 0-2 DOPO 45′

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COMO (4-4-2): Gori; Vignali, Varnier, Scaglia, Ioannou; Iovine, Bellemo, H’Maidat, Chajia, Cerri, La Gumina.

A disposizione: Facchin, Toninelli, Solini, Bertoncini, Kabashi, Gabrielloni, Gatto, Parigini, Arrigoni, Cagnano, Gliozzi, Luvumbo.

Allenatore: G. Gattuso.

FROSINONE (4-3-3): Ravaglia; Zampano, Gatti, Szyminski, Cotali; Rohden, Boloca, Garritano; Canotto, Ciano, Zerbin.

A disposizione: De Lucia, Minelli, Gori, Charpentier, Cicerelli, Novakovich, Tribuzzi, Lulic, Kremenovic, Manzari, Ricci, Casasola.

Allenatore: Grosso.

Arbitro: Signor Matteo Marcenaro di Genova; assistenti sigg. Marcello Rossi di Novara e Paolo Laudato di Taranto; Quarto Uomo sig. Marco Ricci di Firenze; Var sig. Paolo Mazzoleni di Bergamo, Avar sig. Pasquale Capaldo di Napoli.

Marcatore: 15’ pt Garritano, 31’ pt Rohden.

Note: spettatori: 2.000 circa; angoli: 4-3 per il Como; ammoniti: 43’ pt Cotali; recuperi: 0’ pt;

COMO – Frosinone spietato nei primi 45’ che portano negli spogliatoi sul doppio vantaggio grazie alle reti di Garritano e Rohden. In avvio bellissima parata di Ravaglia su Cerri, nel finale l’ex del Cagliari ci mette un po’ di furbizia per mandare fuori giri il portiere giallazzurro: prima La Gumina svirgola e poi Szyminski salva a porta vuota.

GLI SCHIERAMENTI – Il Como si presenta con il miglior schieramento, 4-4-2 che è il marchio di fabbrica di mister Gattuso. Tra i pali l’ex pisano Gori, linea a 4 composta dall’ex spezzino Vignali, dai centrali Varnier e Scaglia e dal terzino destro Ioannou. In mezzo al campo H’Maidat e Bellemo sono i metronomi, Iovine l’ala destra e Chajia omologo mancino. In attacco la coppia La Gumina-Cerri.

Nel 4-3-3 del ‘Sinigaglia’ un cambio, forzato, rispetto alla gara contro il Perugia: Rohden al posto di Maiello – rimasto a casa per un problema fisico -, con Boloca che si sposta nella posizione di play, con Garritano che intermedio di sinistra e lo svedese omologo di destra. Per il resto, davanti a Ravaglia, confermato il quartetto composto da Zampano, Gatti, Szyminki e Cotali. In attacco Ciano è sempre l’atipico terminale centrale, Canotto e Zerbin gli attaccanti esterni. Oltre a Maiello, sono rimasti a casa per scelta tecnica Klitten, Koblar ed Haoudi mentre Brighenti è stato operato da poco alla caviglia.

RAVAGLIA PARA, GARRITANO SEGNA – La prima azione nell’area dei lariani è del Frosinone, Gori anticipa in uscita alta Ciano. E’ il Frosinone che dopo 1’ va dalla bandierina, la difesa del Como con un po’ di difficoltà libera l’area da uno spiovente complicato da gestire. Si fa notare anche la formazione di casa con buone trame. E un colpo di testa di Cerri al 5’ servito dal terzino Ioannou chiama alla grande deviazione sulla propria sinistra Ravaglia, poi la difesa del Frosinone spazza il possibile pericolo. La partita è bella perché 1’ dopo Canotto si intrufola nell’area del Como e va a conquistare il secondo angolo della gara. Si scalda l’aria dalle parti di Cerri e Gatti, quasi 4 metri in due. Il lariano reclama un tocco del giallazzurro in area, l’arbitro vigila e fa riprendere la partita da Ravaglia. La partita è aperta, sale anche il tono agonistico. Al 12’ tempestiva e sicura l’uscita di Ravaglia sul cross dalla distanza di H’Maidat per Cerri. Ancora un pericolo al 14’ per la porta di Ravaglia, l’azione parte da siniustra con Chajia che serve Ioannou, cross per Iovine che a sua volta cerca La Gumina e buon per il Frosinone che l’ex attaccante di Palermo, Empoli e Samp non colpisce bene la sfera e il portiere canarino blocca. Il Frosinone replica con 4 passaggi e passa al 15’: pallone ricevuto da Rohden sulla destra, servito per l’affondo di Canotto, cross sul quale Varnier si impappina, Garritano di giustezza infila alle spalle di un Gori altrettanto incerto. Il Como si ribalta subito nell’area del Frosinone, al 17’ Szyminski ci mette il piede a deviare in angolo un cross pericoloso. Il Frosinone controlla e colpisce, il Como fa possesso ma paga un atteggiamento offensivo e due disattenzioni sulla stessa azione.

GARRITANO ‘RAPINA’ GORI, ROHDEN SI SBLOCCA. COMO PERICOLOSO NEL FINALE – Al 22’ azione in slalom di Zampano da destra, la difesa del Como si salva. Esattamente come riesce a fare 1’ dopo su un tiro di Rohden posizionato al limite dell’area piccola, leggermente spostato sulla destra. La squadra di casa traiettorie di passaggio ai giallazzurri che però concedono qualcosa sulla corsia mancina da dove partono sovente le iniziative della squadra di Gattuso. Al 27’ però si accendono Cotali e Zerbin che si libera bene in area ma sul diagonale ad incrociare è reattivo Gori ad abbrancare il pallone a terra. Il Como mostra giocate di qualità quando il pallone transita tra i piedi di Chajia ma i canarini sono attenti a formare subito una gabbia sulla coppia di attaccanti dei lombardi. Il Frosinone osserva, si copre, è attento e al momento opportuno colpisce ancora: al 31’ Varnier appoggia a Gori che si intreccia sulla pressione di Garritano, l’ex del Chievo gli ruba palla e serve immediatamente Rohden, destro ci precisione in fondo al sacco e l’ex del Crotone si riconcilia col gol. La squadra di Grosso sfiora il 3-0 2’ dopo, azione in velocità Zampano-Canotto-Zerbin che arriva forse in anticipo sulla traiettoria del pallone che gli resta dietro, sfera fuori di due metri. L’assistente sventola offside, peraltro inesistente. Frosinone padrone assoluto del campo ma il Como quando cerca di mettere a frutto i centimetri di Cerri e la qualità di Chajia e La Gumina mostra di non aver alzato bandiera bianca. Al 40’ qualche problema per Ravaglia in uscita alta su Cerri che lo spinge con furbizia, il pallone finisce a La Gumina che svirgola il pallone. Soffre nel finale la difesa giallazzurra, salva sulla linea Szyminski a Ravaglia battuto dopo un’uscita ancora problematica di Ravaglia sul solito Cerri che ci mette anche le mani. Ultimi secondi con i lariani a testa bassa ma si va al riposo sul 2-0 per la squadra di Grosso.

Giovanni Lanzi

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