FROSINONE, QUESTA NON E’ LA STRADA PER IL PARADISO

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PARMA (4-3-3): Frattali; Gazzola, Iacoponi, Di Cesare (23′ st Anastasio), Gagliolo; Dezi (33′ pt Vacca), Munari, Barillà; Siligardi, Calaiò, Di Gaudio (36′ st Lucarelli).

A disposizione: Nardi, Dini, Mazzocchi, Ciciretti, Baraye, Frediani, Insigne, Sierralta.

Allenatore: D’Aversa.

FROSINONE (3-4-1-2): Vigorito; Brighenti, Ariaudo, Terranova; M. Ciofani (1′ st Soddimo), Maiello, Chibsah (22′ st Sammarco), Beghetto; Ciano; Dionisi, Citro (30′ st Paganini).

A disposizione: Bardi, Russo, Krajnc, Crivello, Besea, Kone, Gori, Frara, Matarese.

Allenatore: Longo.

Arbitro: sig. Ivano Pezzuto della sezione di Lecce; assistenti sigg. Mauro Galetto di Rovigo e Tarcisio Villa di Rimini; Quarto Uomo sig. Marco Serra di Torino.

Marcatore: 20′ e 37′ pt Di Gaudio.

Note: spettatori: 10.000 (con circa 350 tifosi del Frosinone); angoli: 4-4; ammoniti: 9′ pt Brighenti, 6′ st Ciano, 34′ st Vacca; recuperi: 1′ pt; 5′ st.

PARMA – In fondo in fondo c’è una consolazione a questa sconfitta (2-0): peggio di così d’ora in poi sarà difficile fare. Ma bisogna anche provare a cambiare il corso degli eventi. Il Frosinone perde la partita, continua a non fare fa gol fuori casa (sono 292′ senza reti) e di fatto perde anche il secondo posto per effetto degli scontri diretti con il Palermo che non va oltre il pareggio in casa con il Pescara (gli abruzzesi hanno fallito anche un rigore) e appaia i canarini a 58 punti. Alle spalle – per questo benedetto secondo posto che diventato come un incubo – spinge adesso solo la squadra di D’Aversa (il Parma festeggia le 1000 in B nel migliore dei modi) ma preme comunque una muta di cani affamati. In attesa di cosa faranno il Venezia e il Perugia. L’assenza di Daniel Ciofani, si dirà. Vero. Ma il Frosinone è mancato, senza ‘se’ e senza ‘ma’.

GLI ASSETTI – Nella formazione di casa 4 le assenze pesanti: l’attaccante Ceravolo, Da Cruz, Scavone e Scozzarella. Tra i pali c’è l’ex Frattali. Difesa a quattro, Gazzola e Gagliolo i terzini, Iacoponi e Di Cesare i centrali. In mezzo al campo Munari è il metronomo, Dezi e Barillà gli intermedi. In attacco Calaiò è il riferimento nell’area avversaria, Di Gaudio completa la catena di sinistra, Siligardi quella di destra. Quattri i diffidati in campo per i crociati (Siligardi, Gazzola, Gagliolo e Iacoponi).

Il Frosinone deve rinunciare a Daniel Ciofani (stagione terminata) e a quello che sarebbe il suo clone naturale, vale a dire Volpe. Formazione e modulo standard, per dieci-undicesimi è la squadra di partenza dell’ultimo turno. Davanti a Vigorito il perno centrale della difesa è Ariaudo, i ‘bracci corti’ Brighenti e Terranova. Beghetto e Matteo Ciofani i laterali, Chibsah e Maiello quantità e qualità in mezzo al campo, Ciano si mantiene alle spalle delle due punte Dionisi e Citro, quest’ultimo match-winner col Venezia. Curiosità: di fronte Citro e Barillà, protagonisti del Trapani che perse la finale playoff per andare in A. Alla lista degli ex (Frattali da una parte, Chibsah e Ciano dall’altra, si aggiunge anche il canarino Gori che per una stagione giocò con le minori del Parma).

SFIDA SUBITO VIVA, CALAIO’ SBAGLIA UN RIGORE – Ed è subito Frosinone dopo 30″, Matteo Ciofani da destra sale e cede a Ciano che si accentra di qualche metro e lascia partire una bordata di sinistro che Frattali devia in angolo con difficoltà alla sua sinistra. E’ un bel Frosinone in avvio, Maiello dirige l’orchestra e grande reattività in tutte le zone del campo con Citro che al 4′ conquista un’ottima punizione a sinistra sotto il settore che ospita i tifosi del Frosinone. Sul taglio di Ciano ad uscire libera Iacoponi poi è ancora Ciano a spedire fuori dalla distanza. E’ sempre Maiello onnipresente a dettare i tempi della manovra giallazzurra, nel pacchetto difensivo della squadra di Longo movimenti sincroni sulle posizioni del tridente avversario. E’ una fase di studio in mezzo al campo, partita a scacchi tra i due allenatori. Alla prima accelerazione vera il Parma conquista un rigore: Di Gaudio dentro l’area ciociara prende il tempo a Brighenti che lo tocca con il destro sul destro, rigore e ammonizione. Dal dischetto Calaiò sbatte il pallone sul palo alla sinistra di Vigorito che, pur in ritardo sul pallone, aveva ristretto lo spazio giocabile per l’attaccante tuffandosi dalla stessa parte. Scampato il pericolo il Frosinone si fa rivedere nella metà  campo del Parma ma non è la squadra fluida dell’avvio. E’ Dionisi che con grande caparbietà va a conquistare una punizione sotto la tribuna, sul pallone telecomandato di Ciano c’è la spinta di Terranova a Iacoponi. E ‘ un Frosinone mordi e fuggi, diciamo anche poco continuo dalla cintola in su. Maiello abbassa i giri, Chibsah preso in mezzo. Ma al quarto d’ora la squadra di Longo vicino al gol in tre tocchi: Citro servito con un lungo linea da Beghetto da fondo campo serve al centro, velo di Dionisi per l’accorrente Ciano sul quale salva Gagliolo al momento della stoccata.

DI GAUDIO SBANCA LA DIFESA DEL FROSINONE – Al 19′ da azione di calcio d’angolo il Parma non sbaglia: palla dentro di Siligardi, in area bucano tutti – Brighenti, Chibsah, Ariaudo e Calaiò – ma non Di Gaudio che, sul tentativo di pressione di Chibsah, arriva a rimorchio e infila alla sinistra di Vigorito tra una selva di gambe. La risposta del Frosinone è in un cross di Beghetto da sinistra con la difesa parmense schierata e soprattutto senza taglie ‘forti’ in mezzo all’area. Nel Parma è la dinamicità di Di Gaudio e dare problemi alla difesa del Frosinone che non sa come limitare lo strapotere tecnico-fisico del palermitano. Al 27′ i canarini rischiano dopo un batti e ribatti al limite, con Munari che alza di poco, Vigorito era un metro davanti. Occasione per il Frosinone poco prima della mezz’ora: sul cross a destra di Ciano, raccoglie Beghetto ma sul tocco in mezzo la difesa di casa non si ‘rompe’ e fa ottima guardia. La nota negativa nel Parma dopo il rigore sbagliato è l’uscita di Dezi per infortunio, al suo posto l’ex foggiano Vacca. Continuano però le difficoltà nel Frosinone che paga dazio in mezzo al campo sia per la fisicità dei crociati che per la superiorità numerica ma anche in attacco non va meglio, dove Citro e Dionisi restano spesso scollegati dal resto del mondo. E il 2-0 è una continuazione di questo Frosinone sfilacciato: palla dentro dalla trequarti di Siligardi libero di giocare senza pressione, Di Gaudio fa girotondo attorno alla difesa canarina e firma il 2-0 con un tap-in tra le gambe di Vigorito. Due minuti dopo Di Gaudio lo ritrovi a sinistra, palleggio e tiro, miracolo di Vigorito che devia in angolo ed evita una Caporetto dopo nemmeno 40′. Il Frosinone al 45′ nemmeno reclama per un tocco di mano sulla punizione di Ciano. Al 46′ il Parma con Calaiò devasta la difesa del Frosinone: il palermitano parte da destra, elude Chibsah, salta Terranova e da posizione complicata sfiora il 3-0.

A TRAZIONE ANTERIORE PER IL MIRACOLO – Longo cambia dopo la pausa: dentro Soddimo, fuori Matteo Ciofani. Qualcosa cambia anche nell’assetto che diventa 4-2-4 effettivo. Dopo 30″ gran pallone di Dionisi per Citro ma Iacoponi ci mette la prestanza e l’anticipo su Citro. Fiammata come nel primo tempo. Al 1′ si apre lo spazio per Siligardi che edsce dalla figura di Terranova e Ariaudo ma il sinistro è parato da Vigorito. La risposta del Frosinone è affidata al destro di Soddimo dopo un dialogo tra Citro e Beghetto, Frattali para a terra. Il Parma fa il minimo sindacale dopo un primo tempo strepitoso, il nuovo atteggiamento tattico del Frosinone non cambia ancora la chimica di un match che appare incanalato a meno di cataclismi. E al 10′ la difesa del Frosinone con Brighenti si salva dopo un due contro uno del Parma, con Barillà che sbaglia l’appoggio a Siligardi. Qualche dubbio su un presunto tocco di mano in area su tentativo di veronica da parte di Citro. L’arbitro ci mette ancora qualcosa di suo 1′, Chibsah in slalom entra al limite, Munari lo tocca ma per Pezzuto è tutto regolare. I tentativi della squadra di Longo si infrangono al limite dell’area parmense, palla lunga e palla alta non cavano un ragno dal buco.

QUATTRO MESI DOPO ECCO SAMMARCO, L’UNICA BELLA NOTIZIA – La bella notizia nel Frosinone che non trova sbocchi sulla strada del gol è al 22′ il ritorno in campo di Sammarco – a quattro mesi dall’infortunio in Frosinone-Parma – al posto di Chibsah. Alla mezz’ora l’ultima carta di Longo, Paganini per Citro. E cambia anche l’assetto che diventa un 4-2-3-1. Nel quale però troppi giallazzurri sono scomparsi dai radar della gara. E nonostante il possesso palla nel secondo tempo, a menare le danze è stata sempre la formazione di casa. La ripresa scorre via senza sussulti dalla parte di Frattali, qualche tentativo di Soddimo (alto), Dionisi (murato), Brighenti (alto) e i 5′ di recupero non passano mai. Adesso in qualche modo il Frosinone dovrà reagire.

Giovanni Lanzi

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