I boatos dopo la fine della stagione sul prospettato addio del patron Vigorito, poi rientrato e quelli sul tecnico Caserta non limitano la forza dei sanniti

IL BENEVENTO E’ SEMPRE DA PRIMA FILA

Pochi innesti ma mirati su un'ossatura forte e ben radicata permettono all'allenatore diverse varianti tattiche. E la sfida si gioca anche sulle voci di uno scambio Ciano-Insigne
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Il Benevento è sempre formazione temibile. Pensato e costruito per vincere. Quel punto in classifica, frutto del pareggio in casa del Genoa dopo il ko con il Cosenza all’esordio non deve trarre in inganno il Frosinone. Come anche le voci sul tecnico Caserta, congelate dal patron Vigorito che, come riportato da Il Mattino, ha spostato l’asticella allo stop del 18 settembre.

Il Benevento che domenica 28 agosto riceve i giallazzurri è una formazione che ha mantenuto anche il dna della ‘grande’. Il ds Foggia e il patron Vigorito con la barra a dritta, nonostante qualche sussulto subito dopo la fine della stagione quando il patron aveva paventato l’addio. Ma dopo un incontro con il sindaco Mastella è tutto rientrato ed anche quella frangia della tifoseria sannita contestatrice ha seppellito ‘l’ascia di guerra’. Organico intanto depurato di pesi finanziari poco sostenibili in serie B, costruito attorno ad un gruppo di giocatori che conoscono bene l’ambiente e che hanno sposato il progetto portato avanti dal Club.

Da qui le cessioni di Brignola (Cosenza), Lapadula (Cagliari) e Moncini (Spal), gli addii ad Elia (Palermo) e Calò (tornato al Genoa ma vicino alla Spal) che erano due vecchi pupilli di Caserta, di Petriccione, di Ionita (Pisa), il ritorno di Vogliacco al Genoa, quindi il difensore Gyamfi e la punta Sau passati al Potenza.

Tornando al mercato, dalla sessione estiva sono rimaste intatte due linee: quella della difesa davanti al portiere Paleari e il tridente d’attacco.

Sono arrivati il difensore centrale Capellini (Juventus), il compagno di reparto El Kaouakibi (Bologna, ex Pordenone), i centrocampisti Karic (Entella), Vokic (Pordenone, rientro dal prestito) e Koutsoupias (Ternana) e l’attaccante La Gumina (Como, via Samp).

Nell’ossatura base ci sono ben saldi il portiere Paleari, i terzini Letizia e Masciangelo, i centrali Glik e Barba (anche se sul centrale romano ci sono diverse pretendenti), il play Viviano, la mezz’ala Acampora, lo ‘squalo’ Forte, gli attaccanti esterni Farias, Improta. Quanto ad Insigne potrebbe verificarsi un passaggio di testimone con Ciano, in queste ore gli ofrgani di stampa ne hanno parlato.

Titolarissimi ai quali vanno ad aggiungersi il centrale di difesa Pastina, il terzino sinistro Foulon, i centrocampisti Tello, Sanogo (di rientro dal prestito), Basit (di rientro dal Monterosi), la punta centrale Thiam promosso dalla Primavera e l’attaccante esterno Insigne jr.

Ipotesi di formazione per domenica? Caserta può passare indifferentemente dal 4-3-1-2 al 4-3-3 o al 3-5-2 col quale ha strappato un pari al Genoa. Un 3-5-2 che di fatto però era un 5-3-2 con Letizia e Masciangelo nella versione quinti. Imbarazzo della scelta in ogni reparto, imbarazzo della scelta per il modulo. In attacco la coppia La Gumina-Forte pare accreditata se il Benevento dovesse giocare a due punte ma è tutto prematuro.

Giovanni Lanzi

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