Granitico, ben 274 presenze tra i professionisti in Italia e 11 nel massimo campionato portoghese, ha il targeto del terzino destro, può ricoprire tutti i ruoli della difesa ed anche a centrocampo sa il fatto suo

ECCO SAMPIRISI, LA FORTUNA DI OGNI ALLENATORE

Arriva dal Monza dove ha giocato nelle ultime tre stagioni conquistando due promozioni. Cresciuto in un club dilettantistico dell'hinterland milanese. Vicenza e Crotone tappe importanti della sua carriera
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Siciliano di Caltagirone (Catania), esperienza da vendere in quantità industriale, pronto a mettere la leva in ‘on’ in qualsiasi momento: il ritratto del difensore a tutto tondo Mario Sampirisi, classe ’92, 188 centimetri di altezza, ‘sbarcato’ in maglia giallazzurra dal Monza. Prima di entrare nel dettaglio della conoscenza di Sampirisi, va spiegato il termine ‘difensore a tutto tondo’: può giocare in tutti i ruoli del pacchetto arretrato, da centrale o da terzino (in modo particolare a destra) senza differenziazioni. In aggiunta, sempre a destra può agire anche da cursore di centrocampo e nel passato ha giocato anche da centrocampista centrale. Con il Monza – squadra nella quale è stato il capitano, a conferma della fiducia riposta in un giocatore di assoluta garanzia – la scorsa stagione ha agito prevalentemente da difensore centrale nel 3-5-2 e in qualche occasione è stato schierato da quinto di destra. Per lui anche 3 gol. Un’altra curiosità: Sampirisi è un pupillo di Stroppa, con lui un rapporto pressoché indissolubile, visto che era nella Primavera del Milan, proveniente dalla Scuola Calcio dell’Aldini Bariviera (hinterland milanese) gemellata con il club rossonero, allenata dal tecnico del Monza. E con lui ha giocato anche nel Crotone.

Sampirisi nel Milan entra nel settore Giovanile e gioca, come detto in Primavera. L’ultimo giorno di mercato estivo della stagione 2011-’12 arriva al Genoa, quell’anno 4 presenze nella massima serie e 1 in Coppa Italia, esordio in A il 22 gennaio 2012 a Palermo. Stagione successiva ancora con i grifoni, mette insieme 16 presenze, da terzino destro. Poi c’è il Chievo, dove resta 6 mesi, dal gennaio 2013. Un anno dopo va in Portogallo, all’Olhanense, nella massima serie lusitana, dove colleziona 11 presenze. Accumulato un certo bagaglio di esperienza, al Genoa transita per prendersi ribalta e titolarità fissa a Vicenza, in B. Campionato di grande regolarità, 38 presenze e promozione sfumata ai playoff, semifinale persa col Pescara. Il club veneto lo conferma, anche nella stagione successiva è uno dei punti di forza dei biancorossi. Nel destino c’è però il Crotone, in A. E’ la stagione 2016-’17. E con i pitagorici gioca tre campionati, rispettando il triennale. Nell’estate 2019 bussa alla sua porta il Monza che sta programmando la scalata: parte dalla serie C, promozione in B al primo anno, semifinale playoff persa al secondo e promozione in A al terzo. In sostanza un giocatore che ha avuto nella sua lunga carriera tra i professionisti – con 274 presenze in Italia tra serie C, Coppa Italia, playoff, serie B e serie A – tre svolte importanti: Vicenza, Crotone e Monza. E ora questa esperienza nel Frosinone. A 30 anni, nel pieno della maturità per un giocatore, un tassello importante si aggiunge allo schieramento di mister Grosso.

Giovanni Lanzi

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