IL ‘CACCIATORE DI STADI’ FA VISITA AL ‘BENITO STIRPE’: “UN VERO GIOIELLO”

Si dice che il viaggiare porti a vivere due volte e Federico Roccio ha incarnato a pieno questo concetto. Federico è di Limbiate, cittadina di 35.000 abitanti in provincia di Monza e della Brianza, tifoso del Milan si, ma appassionato di calcio e soprattutto di stadi. Un lungo viaggio, iniziato il 29 settembre del 1993 da San Siro, in campo Maldini, Tassotti, Boban e Albertini. Fabio Capello, direttore di un’orchestra fantastica, capace di vincere campionato e Champions League. Da qui un viaggio infinito, su e giù per il mondo, dove c’è uno stadio, Federico è pronto a partire e poco importa la categoria, fondamentale è vedere, conoscere, scoprire, in una sola parola amare. Termine impegnativo, ma che calza a pennello, perché il ‘Cacciatore di Stadi’, proprio a San Siro ha chiesto ad Eleonora di sposarlo e non poteva essere altrimenti, in nessun altro posto sarebbe stato più azzeccato. Non è un vizio, ma passione, come racconta lo stesso Federico Roccio ai microfoni di Media Center Frosinone, dopo aver visitato il ‘Benito Stirpe’, stadio numero 536: “Non seguire solo la propria squadre del cuore, ma andare a conoscere usi e costumi totalmente diversi dai nostri, questo è il mio interesse primario, che difficilmente possiamo trovare nei soli campionati italiani”.

Oggi hai raggiunto un altro obiettivo, con il ‘Benito Stirpe’ la Serie A 2018/2019 è completa, hai conosciuto tutti gli stadi della massima serie… 

“L’avevo già completata qualche anno fa, proprio con il Frosinone in Serie A, ma allora si giocava al Matusa. Questo è uno stadio molto bello, piccolo, compatto. Un vero gioiellino”.

536 stati totali, ma il più bello? 

“Senza dubbio, soprattutto per l’atmosfera, non posso non dire il Celtic Park di Glasgow. Ricordo al termine di un Celtic – Milan, con i rossoneri vittoriosi, i tifosi di casa vennero sotto il settore ospiti lanciandoci le loro sciarpe. Un gesto bellissimo nel calcio di oggi”.

Manuel Pasquini