A ottobre era arrivato il dg Braida, 'sancta sanctorum' del calcio europeo. Il 7 gennaio Bisoli avvicendato dall'ex centrocampista di Juve e Napoli, giallazzurro nell'èra-Cavasin

LA CREMONESE DI PECCHIA, QUALCHE CERTEZZA IN PIU’ E CIOFANI AL CENTRO DELLA ‘PIAZZA’

Grigiorossi forti in tutti i reparti, il neo tecnico ha varato un 4-2-3-1 che sta dando qualche frutto. Dal mercato di gennaio il valore finora rappresentato da Baez e Carnesecchi
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E’ sempre una Cremonese da tenere d’occhio, ancora di più nella sfida di sabato prossimo allo ‘Zini’, quando i grigiorossi – passati nel frattempo dalle mani di Bisoli a quelle di Pecchia lo scorso 7 gennaio dopo la sconfitta con il Chievo, terza di fila dopo ben 8 ko da inizio campionato – si presentano a -7 dal Frosinone. Una Cremonese che il patron Arvedi ha cercato di rimettere in carreggiata con due mosse: ad ottobre c’era stato l’arrivo del dg Ariedo Braida – ex Milan e Barcellona – e poi quella dell’ex tecnico della Juve U23 che per l’occasione sarà anche un ex della gara. Cremonese reduce dalla partita di Brescia, gara vinta (dopo due ko di fila) grazie alla doppietta in rimonta di Daniel Ciofani, un altro ex sul percorso dei giallazzurri.

Il mercato estivo aveva riportato l’attaccante Strizzolo (dal Pordenone) e il compagno di reparto Bonaiuto (Perugia), il difensore Fornasier (ex Trapani, già alla Samp), i portieri Alfonso (Brescia, scivolato alle spalle di Carnesecchi dopo il mercato di gennaio) e Zaccagno (Torino), il terzino mancino Valeri (Cesena), l’omologo di destra Fiordaliso  (ex Venezia) e il centrocampista Nardi (Novara). Il ds Bonato aveva poi riottenuto i prestiti di Valzania (Atalanta) e Geatano (Napoli). Sono rimasti Daniel Ciofani e Terranova (non ci sarà per la sfida dell’ex a causa di un problema muscolare), gli attaccanti Ceravolo e Celar, il centrocampista Castagnetti, i compagni di reparto Deli, Pinato e Gustafsson, il giovane difensore di fascia, scuola Atalanta, Zortea, il terzino Crescenzi (infortunato, out per i giallazzurri) e i difensori centrali Bianchetti e Ravanelli (sabato disponibile dopo la squalifica).

A gennaio pochi ritocchi, mirati. Dal Milan è arrivato l’attaccante Colombo, già qualche esperienza in A e in Europa League con la squadra rossonera, l’attaccante esterno Baez (Cosenza ma ex Spezia), il portiere Carnesecchi (Atalanta, titolare nell’Under 21), il difensore Coccolo (Juve U23, con Pecchia la scorsa stagione ma infortunato per sabato prossimo) e l’esperto centrocampista Bartolomei (ex Spezia e Cittadella, buona conoscenza del direttore giallazzurro Angelozzi). Sul punto di partire l’attaccante Ceravolo che poi è rimasto ma per ora fa panchina.

Dal punto di vista tattico si è passati dal 4-3-3 di Bisoli al 4-2-3-1 di Pecchia nel quale Ciofani è il terminale offensivo dietro al quale agisce una batteria di trequartisti composta da Valzania (squalificato per la gara con la sua ex squadra), Gaetano e Baez che si alternano con Deli e Buonaiuto. A Brescia le chiavi di volta sono state tre: un centrocampo che per quasi 40’ non ha mai fatto affacciare le Rondinelle nell’area di rigore davanti a Carnesecchi, lo spostamento di Baez a destra dove l’ex spezzino si è acceso e poi un Ciofani che ha fatto reparto da solo.

Giovanni Lanzi

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