LA PRIMA VOLTA DI BARONI: “QUESTA PRESTAZIONE E’ UN PUNTO DI PARTENZA. PINAMONTI? SE VA COSI’ FORTE, GIOCA”

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UDINE – Soddisfatto come si può esserlo dopo aver preso in mano la squadra da 4 giorni ed aver conquistato un pari in rimonta ad Udine. Per Marco Baroni è un (ri) esordio nella massima serie che cancella con un colpo di spugna la parentesi della passata stagione a Benevento. In 4 giorni non ha fatto miracoli perché solo Dio può farli ma ha dato qualche certezza mentale in più ad una squadra che potrà guarire – tradotto salvarsi – se seguirà per filo e per segno il proprio allenatore.

Il tecnico del Frosinone comincia da Dazn che ha trasmesso la gara.

“Questa è una categoria nella quale non puoi pensare di difenderti. Devi portare idee, devi fare gioco, devi avere la capacità di portare il pallone. In questi giorni di lavoro i ragazzi hanno recepito il messaggio che ho dato loro e questa è la cosa che mi rende più soddisfatto. Ora dobbiamo affrontare le prossime due gare con poco tempo per lavorare, aspetto che per un allenatore è sempre brutto. Però facciamo di necessità virtù e andiamo con la testa alla prossima gara”.

Come si prepara la gara con il Milan con Natale di mezzo e con la testa che non deve andare allo scontro diretto con il Chievo?

“Natale si festeggia perché è giusto ma al di là di questo non ho dubbi che i ragazzi capiscano il momento e la situazione. Ci ripresentiamo  davanti al nostro pubblico dopo che l’ultima apparizione non è stata delle migliori. E dobbiamo dare un messaggio di una squadra che ha voglia di lottare, che è viva e che non si dà mai vinta”.

L’Udinese non ha preso benissimo la decisione del calcio di rigore. Lei come l’ha vista?

“Dalla mia posizione è complicato. E poi c’è la Var che dà un aiuto. Posso dire che abbiamo meritato, abbiamo preso anche un palo nel primo tempo. E sempre nel primo tempo nell’unica disattenzione che abbiamo avuto siamo stati puniti. Al di là dei nostri meriti non credo che ci sia da recriminare sul risultato”.

Baroni passa poi ai microfoni di Radio Rai.

Mister Baroni, i tifosi dell’Udinese vorrebbero vedere tanto dalla propria squadra quello che ha fatto oggi il Frosinone.

“Il Frosinone deve giocare solo così. Ho chiesto ai ragazzi una gara veemente, intensa ma essenzialmente una partita di coraggio. Sono molto contento della prestazione. Secondo me questi giocatori hanno delle potenzialità, ora tocca a me tirarle fuori con il lavoro. Al di là del punto conquistato voglio dire che l’abbiamo ottenuto nel migliore dei modi. Attraverso il gioco, attraverso il non rinunciare mai a creare, ad attaccare e quindi sono molto contento dell’atteggiamento generale”.

Le difficoltà anche in vista della lotta salvezza rimangono negli ultimi 25 metri.

“E’ chiaro che queste sono le difficoltà di tutte le squadre salite nella massima serie. Ma per queste situazioni vedremo. Non voglio parlare di cosa manca e di cosa c’è. Ci sono a ora due partite e la mia attenzione è rivolta solo a questi ragazzi”.

Ed ecco Baroni davanti alle telecamere di Sky.

Partiamo dal risultato, è soddisfatto del risultato?

“I ragazzi hanno messo in campo tanta determinazione. Ho avuto pochi giorni a disposizione ma il gruppo mi ha dato grandissima disponibilità. Era comunque la prestazione che mi interessava. Il risultato ci dà convinzione di restare sempre attaccati alla prestazione, perché poi in definitiva, unitamente alla qualità, è quella caratteristica ti porta ad ottenere il risultato”.

Su cosa c’è da lavorare in particolare a suo parere?

“Per ora il mio lavoro è stato soprattutto mentale. C’era un pochino di depressione, di timore, di paura. Ho portato tutta la mia convinzione, la mia fiducia e poi abbiamo lavorato su questo 3-5-2 che i ragazzi hanno interpretato bene. Un modulo che ci deve dare fluidità di manovra, di palleggio. Perché perdere la palla in questa categoria è delittuoso”.

Quante sono importanti le prossime tre partite? Anche per dare un segnale alla Società in chiave mercato?

“Il presidente ha idee molto chiare. E’ normale che queste gare sono importanti per due motivi: prima perché ci sono punti in palio e poi perché mi permettono di fare delle verifiche. Non sono attento a cosa manca ma a cosa ho a disposizione”.

Infine Baroni è passato in salata stampa.

“Ho fatto qualche modifica all’assetto – ha esordito – perché secondo me avevamo bisogno di consistenza, di compattezza, senza rinunciare mai al gioco. Col vertice basso la squadra ha capito che deve venir fuori attraverso il gioco, non possiamo sempre buttar via la palla. Credo che oggi abbiamo interpretato molto bene la gara, giocavamo contro una squadra che aveva fisicità, gamba, velocità. E siamo stati poco dentro la nostra area di rigore, ci siamo difesi con ordine, sempre riproponendo la manovra che ci ha portato ad avere due occasioni al di là del rigore. Ripeto, la prestazione di oggi ci può dare autostima e convinzione”.

Adesso cosa si aspetta dalle prossime partite?

“E’ chiaro che non è il massimo avere così poco tempo. Ma questa gara ci deve dare ancora più convinzione. Contro il Milan sarà voglia di riscatto davanti ai nostri tifosi, dovremo far vedere che abbiamo voglia di combattere, che siamo una squadra che vuole giocare a pallone e soprattutto la nostra testa deve dirci che non dobbiamo mai darci per vinti. Il tempo è tiranno ma facciamo questo tuffo senza guardare quanti metri ci sono sotto di noi”.

Abbiamo visto un atteggiamento propositivo, grinta e cattiveria. Allora è vero che determinati valore ci sono in questa squadra, evidentemente in queste settimane si erano smarriti. Si può ripartire da questa voglia?

“Avevo chiesto esattamente questo ai ragazzi. Abbiamo fatto in tre giorni anche molto lavoro tattico perché questa è una squadra che nelle ultime gare giocava con il 3-4-3 ed esponeva troppo i centrocampisti. E quindi ho cercato di mettere un centrocampista in più e far lavorare le punte vicine tra loro. Senza mai rinunciare ad attaccare. Ho messo Cassata perché è un giocatore che ha profondità. Avevamo necessità di consolidare l’azione. Oggi non era facile. Ma ci siamo dati un segnale importante”.

Nel secondo tempo non si poteva trovare un pizzico di coraggio in più per vincere o sarebbe stata follia?

“E’ sempre il solito discorso del bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno. Debbo dire che sono entrati molto bene Crisetig e Pinamonti. Al momento io però non ho la certezza di tutti. Ho messo dentro gente che sentiva la partita, il clima. Erano minuti importanti, è vero che potevamo far gol ma non dovevamo sbagliare nulla. Mi serviva gente che metteva dentro forza e presenza fisica”.

Può diventare un ‘fattore’ Pinamonti?

“Pinamonti è un giocatore che mi ha colpito per la sua energia, la sua voglia e la sua determinazione. In questo momento non ho tempo né per guardare quante partite ha giocato in A e né come si chiama. E quindi se va così forte, va in campo”.

Giovanni Lanzi

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