Meno di 6 mesi fa il Club amaranto viveva giorni difficili dopo aver mantenuto la categoria. L'arrivo di una nuova Proprietà ha dato la spinta ad investimenti, a cominciare dall'arrivo in panchina di Inzaghi sr.

LA REGGINA DI ‘SUPERPIPPO’ NON SI PONE LIMITI

Il ds Taibi ha rivoluzionato l'organico. Tra i calabresi anche 'conoscenze' giallazzurre come Ravaglia, Cicerelli, Canotto e Crisetig. Tra le note positive la 'seconda giovinezza' di Menez e l'esplosione del gioiellino Fabbian
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Dalla sofferta rivoluzione d’estate ai piani altissimi della serie B, con un posto in zona serie A che conferma la validità del lavoro in casa amaranto.  La Reggina che il giorno dell’Immacolata riceverà il Frosinone per la 16.a di campionato è reduce dal 2-0 ottenuto in casa del Brescia, una sorta di rivincita di Inzaghi sul presidente Cellino dopo i rapporti burrascosi della passata stagione. Nelle ultime 5 giornate i calabresi hanno avuto un cammino pressoché speculare con quello dei giallazzurri. Un momento di crisi per la squadra di Inzaghi c’è stato con le 3 sconfitte in 4 gare nella parte centrale di queste 15 giornate, poi la squadra ha trovato una quadratura e sono tornati i risultati.

Ma non è stato un parto facile questa Reggina, va subito detto. Club in difficoltà dopo i problemi che avevano attanagliato l’ex patron Gallo. Il salvataggio arrivato praticamente al fotofinish, grazie all’intervento del patron della Vigor Lamezia, Saladini. Da quel momento è partita l’operazione-rinnovamento. Il pressing forte su Pippo Inzaghi dopo l’addio a Roberto Stellone che aveva portato la Reggina dalla zona retrocessione alle porte dei playoff. E quindi un mercato condotto senza soluzione di continuità.

Il ds Taibi ha praticamente rivoluzionato l’organico. Nuovi i due portieri, l’ex canarino Ravaglia (Bologna) e l’ex del Parma Colombi. Quindi i difensori Camporese (Pordenone), Gagliolo (Salernitana), Bouah (Roma), Di Chiara (Perugia), Dutu e N. Pierozzi (Fiorentina). Movimenti pesanti a centrocampo: Agostinelli (Fiorentina), il giovane gioiello Fabbian (Inter), Hernani (Genoa), gli svincolati Obi e Lombardi, Maier (Lecce). E per chiudere Canotto (Frosinone), l’altro ex canarino Cicerelli (Lazio), Di Stefano (Samp), Gori (Fiorentina) e lo svincolato Santander (ex Bologna).

Sono partiti i portieri Micai (Salernitana) e Turati (Frosinone, via Sassuolo), i centrocampisti Bianchi (Cesena), Bellomo e Folorunsho (Bari), Gavioli (Pro Patria), Lollo (Triestina), Cortinovis (Verona), i difensori Stavropoulos (svincolato), Franco (Siena), Amione (Verona), Regini (Rimini), Adjapong (Ascoli, via Sassuolo) e Aya (Avellino), l’ala Situm (Catanzaro), il trequartista Laribi (svincolato) e l’attaccante Montalto (Reggiana).

In organico sono rimasti il terzo portiere Aglietti, i difensori centrali Cionek e Loiacono, il mediano Crisetig (ex giallazzurro), gli attaccanti esterni Rivas e Menez e la punta centrale Galabinov (infortunato).

Inzaghi si affida al 4-3-3 che contro il Frosinone potrebbe vedere il cambio di qualche interprete rispetto alla gara al ‘Rigamonti’ nella quale Inzaghi aveva avvicendato solo una pedina, Rivas per Cicerelli, a sua volta rispetto al 2-2 casalingo con il Benevento.

Giovanni Lanzi

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