Gli estensi hanno saputo mantenere, nonostante la retrocessione dalla serie A, un'ossatura di primissimo livello. Ma per ora il passaggio da Marino a Rastelli non ha prodotto l'accelerazione

LA SPAL, IL ‘SUPERORGANICO’ AL BIVIO PLAYOFF

Valoti è il vero bomber con 11 reti, la sua assenza nelle ultime due gare si è fatta sentire al pari di quella di Vicari e dell'ex Viviani. I tre in dubbio per la sfida ai canarini. Dal mercato di gennaio scarsa l'incidenza delle punte
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Alla vigilia della gara di andata sulla panchina della ‘corazzata’ Spal sedeva il tecnico Pasquale Marino e gli estensi erano a +1 sul Frosinone che, falcidiato dal Covid, era reduce dal pareggio con il Pordenone (la gara col Pisa si recuperò il 2 febbraio). Al ‘Benito Stirpe’ finì 2-1 per gli emiliani grazie ad una rete di Paloschi al 41’ del secondo tempo, gol abbastanza fortunoso. Martedi il Frosinone viaggia al ‘Mazza’ di Ferrara, i punti di distacco sono 7 a favore della Spal che cerca di assestarsi nella zona playoff mentre il Frosinone che ha appena sfatato il tabù del ‘Benito Stirpe’ vuole mettere al sicuro la serie B anche per la prossima stagione.

Le intenzioni della dirigenza spallina sono quelle di tornare in A al primo anno di Purgatorio, per questo dopo il rovescio di Brescia (3-1) la Società ha avallato la decisione di mister Rastelli di andare tutti in ritiro. Al momento emiliani a +2 dal 9° posto.

Ma vediamo come è costruita la squadra biancazzurra. In estate erano arrivati i portieri Gomis (Kukesi) e Minelli (ex Brescia e Padova, passato al Perugia a gennaio), il difensore esterno Dickmann e il centrocampista Sebastiano Esposito (Inter, poi passato al Venezia dopo essere stato accantonato a lungo da Marino) riunitosi per qualche mese al fratello Salvatore (Chievo), l’attaccante Brignola (passato a gennaio proprio al Frosinone) e il centrocampista Federico Viviani (Livorno, out nell’ultima gara), gli attaccanti Jankovic (Crotone, svincolato a gennaio), Paloschi (Cagliari) e Moro (Primavera Genoa), il difensore Spaltro (Cavese), i difensori Marco Sala (Entella), Ranieri (Fiorentina, via Ascoli), Sernicola (Ascoli), Okoli (Primavera Atalanta). Organico extralarge per la categoria. Che aveva mantenuto a costo anche di grandi sacrifici un’ampia ossatura della stagione di serie A. A cominciare dai due portieri Berisha e Thiam, i difensori Mastrilli, Salamon (ex del Frosinone, da gennaio al Lech Poznam in Polonia), Tomovic e Vicari (assente col Brescia), i centrocampisti Castro (partito a gennaio, destinazione Karagumruk), D’Alessandro (ceduto a gennaio al Monza), Missiroli, Murgia (contratto fino al 2024, era ai margini con Marino mentre Rastelli sta cercando di recuperarlo), Strefezza (sua la rete della illusione col Brescia), Tunjov e Valoti (11 gol da centrocampista ma assente da 2 turni per infortunio) e infine gli attaccanti Cuellar, Di Francesco e Floccari.

A gennaio 4 ritocchi in entrata: le punte Asencio (Pescara) e Tumminiello (scuola Roma, in arrivo dall’Atalanta) e i centrocampisti Mora (Spezia, in ritorno per lui) e Segre (Torino).

Con Rastelli la Spal è passata al 4-3-1-2 dopo aver tentato di metabolizzare a lungo il 3-4-2-1 di mister Marino. La formazione anti-Frosinone è imperniata sul possibile recupero dei tre assenti di Brescia ma soprattutto sulla presenza o meno di Valoti, l’unico giocatore imprescindibile della rosa emiliana al pari di Strefezza, sicuramente oggetti pregiati nel prossimo mercato.

Giovanni Lanzi

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