LONGO: “EQUILIBRIO E FREDDEZZA PER BATTERE LA CREMONESE”

 In Senza Categoria, Slider Home

FROSINONE – Camicia bianca immancabile, pullover a mezze maniche, per niente emozionato ma solo perché l’emozione non è di casa. Per la prima volta parla nella sala conferenze del ‘Benito Stirpe’. Moreno Longo ha appena concluso l’allenamento dell’antivigilia di Frosinone-Cremonese, la ‘prima’ assoluta dei giallazzurri in casa. La sala è affollata come si conviene ad una vetrina che vale pur sempre un esordio. Anche se siamo alla settima di campionato ormai, esattamente un sesto del cammino.
Mister, lunedi sera incontrerà la Cremonese, una squadra forte.. Se e quanto la preoccupa questo clima di festa?
«Domanda molto pertinente perché il clima di cui lei parla costituirà la difficoltà numero uno della gara contro la Cremonese. Noi dovremo essere molto bravi a scindere molto bene la festa giusta e meritata per i grandi sforzi che ha fatto il Presidente per costruire uno stadio di cotanta bellezza ma detto questo sappiamo che la realtà sarà diversa. Perché si fa sul serio, dovremo essere bravi a restare focalizzati sul campo come si conviene ad ogni partita di serie B. Quindi dovremo saper gestire l’entusiasmo che è sugli spalti ed a trovare l’equilibrio e la freddezza da mettere in campo perché sappiamo che dovremo guadagnarci questa vittoria con grande sacrificio, lottando su ogni pallone per portare a casa i duelli. Solo così potremo portare a casa il risultato».
Mister la seconda difficoltà l’assenza di Daniel Ciofani, non tanto perché in rosa non ci sono elementi alla sua altezza ma più che altro per caratteristiche tecniche lui è un giocatore insostituibile in questo momento.
«Io credo che parliamo di un giocatore che sposterebbe l’equilibrio in qualsiasi squadra, così come lo faceva Paganini in precedenza. Al tempo stesso la squadra non deve avere nessun tipo di alibi o di pensiero che non sia quello di tirarsi su le maniche, dare il 110% per far sì che la partita penda dalla parte del Frosinone perché abbiamo tutte le carte in regola per fare bottino pieno».
Finalmente il Frosinone giocherà nella propria casa. Rappresenterà un vantaggio non indifferente immaginiamo dopo 6 trasferte nelle quali ha fatto bene. Quanto per è importante giocare nel proprio campo?
«La spinta dei nostri tifosi deve essere una cosa positiva per la squadra. Ce lo siamo detti anche nel passato, per una squadra giocare davanti al proprio pubblico è un valore. Noi siamo contenti perché l’avvio ci ha fatto capire quanto fosse difficile giocare in stadi che non erano il nostro e quindi siamo consapevoli di quanto la nostra gente potrà darci a livello di entusiasmo».
Mister, a parte il discorso delle assenze pesanti, preoccupa la Cremonese: come pensa di contrastarla adeguatamente?
«Condivido il fatto che reputo la Cremonese un’avversaria particolarmente ostica. Il primo motivo è che tutti i club che vincono un campionato di Lega Pro e si affacciano in B partono dall’entusiasmo della squadra, dall’amalgama, dell’aver vinto insieme. Sicuramente incontriamo una squadra con la ‘s’ maiuscola. E’ anche allenata da un tecnico che conosce bene la categoria, molto esperto, pragmatico e quindi verrà qui a non concederci tantissimi spazi ed a cercare di ripartire tutte le volte che potranno farlo. Non avranno nulla da perdere, loro come tutte le altre, fatta eccezione di 3-4 squadre. La Cremonese ha le idee ben chiare, dovremo essere bravi a tenere in considerazione i loro pregi ed a sfruttare a nostro vantaggio quelli che possono essere i loro difetti. In questo è da prendere con le molle, squadra rodata ed esperta, squadra di gente di categoria che sa come si gioca in serie B. Come penso di contrastarlo? Non rispondo, sennò dovrei dirlo direttamente a Tesser».
Ci può dire se confermerà il 3-5-2? Se la mancanza di Daniel Ciofani inciderà sul modulo?
«Non abbiamo ancora deciso. Stiamo valutando perché Daniel per giocare il 3-4-3 o il 3-4-2-1 era l’uomo ideale. Allo stesso tempo abbiamo i giocatori per schierarci con il 3-5-2. Quindi tra l’allenamento di domani e la rifinitura di lunedi mattina cercheremo di capire in funzione, sia sotto l’aspetto mentale che fisico, anche dei giocatori che dovranno sostituire Daniel».
Voglio soffermarmi sull’amore che ha la città per questo sport e per la squadra. Noi stiamo seguendo le gesta del Frosinone perché ci crediamo, speriamo di vedere questa aureola che manca e che possa essere espressione e sintesi per dire grazie a tutti i cittadini ed a coloro che amano questo sport.
«Entrare al ‘Matusa’ da avversario ed ora al ‘Benito Stirpe’ mi dava allora e mi dà oggi la sensazione di affetto, calore ed entusiasmo da parte dei tifosi. Da parte nostra c’è tutta l’intenzione di dare il massimo in questa stagione. Nel calcio contano i fatti e poco o nulla le parole, noi non lesineremo mai impegno e sacrificio per arrivare ad un obiettivo comune».
Nel 3-4-2 sarà più offensivo con Soddimo interno o meno offensivo? Senza per questo dirlo a Tesser…
«Non voglio essere quello che non conferma una ipotesi che potrebbe essere giusta o meno. Non è stata ancora decisa, semplicemente. Dovremo essere bravi nei duelli a prescindere dal modulo. Che lunedi sera lascerà il tempo che trova. Noi dovremo essere solo bravi a capire quelle che saranno le situazioni e le condizioni migliori».
Mister, la rifinitura la farete al ‘Benito Stirpe’?
«La rifinitura la faremo qui allo stadio. E’ una questione di punti di riferimento, cerchiamo fino in prossimità della gara qui dentro il più possibile».
E invece dal punto di vista di un calciatore e del tecnico che differenza c’è tra il Matusa e il ‘Benito Stirpe’ per un protagonista?
«La differenze sono sicuramente strutturali. Qualora i tifosi decidessero di venire numerosi, l’impatto sarebbe mozzafiato con una capienza da 16 mila posti. Sicuramente differente da quello del ‘Matusa’. Credo che la copertura serva non solo a proteggere i tifosi ma anche come cassa di risonanza per quello che si sente in campo, oltre al comfort che c’è in questo stadio».
Lunedi sera arbitra Chiffi, che ne pensa della classe arbitrale e degli arbitraggi?
«Innanzitutto deve passare un concetto chiaro che ho espresso anche nel posto-gara del ‘Curi’: noi a Perugia non abbiamo perso per colpa dell’arbitro ma perché abbiamo commesso un errore in fase difensiva ed almeno 4-5 errori sotto la porta avversaria nel non fare gol. Noi dovremo essere sempre bravi a pensare che il destino è nelle nostre mani. E poi ci sono le decisioni arbitrali che a volte sono a favore, altre contro. Il mio sfogo di Perugia non è stato contro l’operato dell’arbitro ma era sotto un altro aspetto che va al di là del direttore di gara che ha la massima fiducia di tutti noi. Grandissima fiducia nei confronti degli arbitri, credo che alla fine dell’anno tutto si può bilanciare».
Lei ha detto che contro il Frosinone tutte tranne 3-4 squadre non avranno nulla da perdere. Ecco, vogliamo provare a togliere il velo su queste squadre?
«Parliamo di Palermo, Empoli, il Bari, anche lo stesso Parma nonostante abbia qualche punto di ritardo. Formazioni che verranno fuori, come il Pescara: tutte costruite per andare a vincere il campionato. Classificate come pari livello del Frosinone».
Si è fatta l’idea di una squadra che l’ha sorpresa in positivo?
«Posso dire il Perugia che nessuno se lo aspettava in testa alla settima. Squadra d tutto rispetto, ottimo investimento. Parliamo di Han, Cerri, Di Carmine, Falco: tutta gente che può fare il titolare in qualsiasi squadra costruita per vincere. In difesa ci sono elementi come Monaco, Volta, Del Prete, Zanon. E poi ha pubblico, ha blasone. Tutte le carte in regola per rimanere in alto».
Mister, Citro che problema ha?
«Citro ha avuto un problema che si portava dietro da Trapani, problema al collaterale. Siamo arrivati alla scelta che andava fermato per due settimane al massimo. E’ sulla via del recupero».

Ufficio Stampa
Frosinone Calcio

Articoli Recenti