LONGO: “PAZZESCO NON AVERLA VINTA. I COMPLIMENTI TUTTI AI RAGAZZI”

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PESCARA – A volta ritornano, si dice. Ma stavolta l’incontro con l’arbitro Juan Luca Sacchi di Macerata ha portato un punto alla dote di un Frosinone strepitoso anche sul 3-0 per il Pescara. Tre gol regolari alle spalle di Pigliacelli partendo da un passivo che avrebbe atterrato anche un toro. E poi almeno mezza dozzina di occasioni nitide da rete, quattro legni colpiti, un gol in fuorigioco del Pescara e una rete regolarissima annullata sulla quale anche la tanto vituperata Var avrebbe lampeggiato e suonato a gloria per due giorni. Ma evidentemente questo Frosinone è più forte anche delle avversità. Perché chiudere il primo tempo sul 3-0 dopo aver colpito tre legni e perso per infortunio Paganini sarebbe stata una mazzata per tutte. Non per questa squadra, lontana parente almeno sotto il profilo mentale, di quella della passata stagione.
Moreno Longo si presenta dopo qualche minuto dal fischio finale davanti alle telecamere di Sky. I cronisti, Vanessa Leonardi e Claudio Onofri, non hanno dubbi: “E’ la squadra più forte del campionato”.
Mister, partire dal 3-0 nel secondo tempo con la consapevolezza di potercela fare non è una cosa semplice da trasmettere ai giocatori…
“Innanzitutto grazie dei complimenti che rigiro in blocco alla squadra. Sono loro gli artefici della rimonta. A mio avviso con una prova di grande maturità e qualità. Dopo il loro 3-0 eravamo in una situazione abbastanza paradossale, al contempo mettiamoci e tre pali della prima frazione di gioco e uno nella ripresa. Una situazione veramente assurda per la mole di gioco che stavamo esprimendo. Loro giocavano in contropiede, l’azione del secondo gol è partita in fuorigioco di almeno un metro e mezzo e il quarto gol nostro era anche buono. Il rammarico c’è. Sembra assurdo ma è così: l’assistente era in linea, lo vede proprio che l’avvio dell’azione che avrebbe portato al 2-0 era viziata. Ma aggiungo anche che venire qui a Pescara con questa personalità ci fan ben sperare per il futuro”.
Mister Longo, le facciamo vedere anche il fuorigioco inesistente di Ciofani…
“Assolutamente non c’è il fuorigioco – dice Longo mentre guarda sul monitor di Sky -. Il Frosinone meritava la vittoria per quanto visto nel secondo tempo. Il Pescara è una squadra forte, sapevamo benissimo di essere venuti qui per giocare a viso aperto senza dimenticare che per noi finora si è trattato di affrontare tutte partite in trasferta. E si sa benissimo quanto il fattore-casa conti tanto in questi campionati”.
Un po’ di rabbia c’è però, qualche appunto per quei tre gol subiti nel primo tempo?
“Sicuramente qualcosa non ha funzionato. Io credo che la chiave era la gestione della palla nella trequarti campo. Sapevamo di dover essere bravi nelle coperture preventive e sulle loro ripartenze. Sicuramente sul primo e terzo gol dovevamo essere più attenti”.
Quando rientrerà Dionisi che potenziale da gol avrà questa squadra con Ciano e Daniel Ciofani?
“Io mi lo auguro vederli insieme. Dipenderà da loro (le stesse parole dette da Longo il 19 luglio dopo il primo test a Cantalice, ndr). A Vercelli hanno giocato insieme, si sono sacrificati bene. L’obiettivo sarà quello di vederli schierati tutti insieme ma è chiaro che la squadra li dovrà supportare. Se l’entusiasmo e la voglia saranno quelle di questa sera credo che potranno coesistere”.
Ed eccoci a Longo nella sala conferenze dell’Adriatico di fronte ai cronisti di Frosinone.
Mister, scelga un aggettivo tra pazzesco, incredibile, fantastico…
“Dico pazzesco non aver vinto questa partita. Lo dico con grande equilibrio perché so che abbiamo commesso degli errori. Ma credo che se c’era una squadra che doveva vincere eravamo noi. Durante il primo tempo vedere il Pescara che gioca di ripartenza non capita tanto spesso, il Pescara gioca all’attacco solitamente. Invece i loro gol sono nati su ripartenza perché il Frosinone conduceva a mio avviso bene la partita, creando situazioni da gol. Nonostante il fattore-casa che sappiamo bene quanto incida. I complimenti li faccio ai ragazzi, hanno avuto un cuore grandissimo, senza mai demordere. Sapendo che la partita si poteva anche riagguantare”.
E poi i sassolini di nuovo tirati fuori dalle scarpe: “Il peccato vero sta nel fatto che il secondo gol era un metro e mezzo fuorigioco, in quell’occasione è stato allontanato anche un nostro collaboratore (il preparatore Nava, ndr). E poi il 3-4 di Ciofani, regolarissimo. Mi dispiace perché sarebbe stata una vittoria epica che i ragazzi avrebbero meritato”.
Nel primo tempo ci sono stati sia errori individuali che di linea?
“Assolutamente sì, ma soprattutto sotto l’aspetto del posizionamento. L’ingenuità più grossa è stata quella di non essere stati bravi a lavorare con le coperture preventive”.
Più arrabbiato per gli errori di posizionamento nel primo gol, più arrabbiato perché Maiello non commette fallo su Benali, più arrabbiato per l’errore individuale di Ariaudo nel terzo gol, più arrabbiato per gli errori del collaboratori dell’arbitro o più felice per aver visto questo Frosinone?
“Ripeto, sono arrabbiato perché meritavamo di vincere. Poi è normale perché passata l’euforia si va cercare la situazione da migliorare. Nella prima occasione non abbiamo fatto fallo e nella terza abbiamo permesso di far girare un avversario di schiena e allora ti rendi conto che magari non sempre gli avversari ti permettono di recuperare. Però c’è grande soddisfazione, è naturale”.
Notizie sui Paganini?
“Non voglio nemmeno pensarci a quello che potrebbe essere. Mi auguro il meglio per lui perché non lo meriterebbe, come non lo merita nessuno. Sarebbe una bruttissima notizia, vogliamo tutti pensare positivo”.
Alla vigilia di questa partita si parlava di un esame.
“Credo di sì, venire qui non è facile, per la conformazione della squadra stessa, per come è allenata e per il fattore ambientale che influisce sempre. E lo sottolineo, oggi all’ennesima trasferta il Frosinone continua ancora a crescere. Nessuno lo dice, dalla Coppia Italia ad oggi giochiamo fuori casa. Oggi fossimo stati al Matusa o al Benito Stirpe questa partita l’avremmo ribaltata”.
E Ciano? Il Ciano che abbiamo visto?
“Sta iniziando a smaltire i carichi di lavoro ed aveva già una gamba diversa rispetto alle altre partite. Era molto brillante finché è stato in campo. Ha dei margini di miglioramento, però Ciano è questo, un giocatore importante e noi ce lo terremo stretto”.
Ufficio Stampa
Frosinone Calcio

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