Il tecnico giallazzurro spiega la metaformosi tra i due tempi: "Avevamo in campo gente che ha poco minutaggio. Nella ripresa ci siamo alleggeriti e siamo andati molto meglio"

NESTA: “CONTENTO DELLA PRESTAZIONE, NON DEL RISULTATO. IL RIGORE? LO RIVEDRO’ CON CALMA”

Un commento anche sulla formula della Tim Cup: "Sicuramente rispetto all’Inghilterra è sottovalutata, gli allenatori e le Società fanno i loro conti. Certo, con quello che vedo c’è davvero poco interesse"
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PARMA – Prima i microfoni e le telecamere di Rai Sport e quindi una velocissima conferenza stampa. Nesta ammortizza bene la sconfitta peraltro immeritatissima del Frosinone che ha rischiato più volte di regalare un’altra qualificazione storica nella Tim Cup e un derby sempre affascinante con la Roma all’Olimpico. Che per Nesta avrebbe avuto anche un sapore del tutto particolare.

Mister Nesta, peccato per quella ingenuità di Paganini sul rigore. Il Frosinone aveva avuto in precedenza numerose occasioni per andare in vantaggio.

“Sono molto contento della partita ma non del risultato”.

La squadra sta facendo molto bene in campionato, comincia a dare anche delle risposte in trasferta.

“Rispetto all’inizio le cose vanno meglio ma dobbiamo fare più punti fuori. L’ultimo step che manca è questo”.

Da calciatore ha sempre giocato con la difesa a quattro, con questo Frosinone preferisce giocare a tre per le caratteristiche dei suoi calciatori o perché a suo parere è meglio questo modulo?

“Siamo partiti a quattro, poi le cose non andavano anche perché molti di questi giocatori erano diverse stagioni che giocavano a cinque. Credo che quando un allenatore arriva in una nuova Società innanzitutto deve studiare i giocatori mettendo da parte le proprie idee. E deve essere pronto a cambiare, fare qualche passo indietro”.

C’avete creduto poco nel primo tempo.

“Come ho detto, tanti giocatori stasera avevano poco minutaggio. Poi giocare contro il Parma, squadra di serie A, non è così facile. Poi abbiamo preso coraggio”.

Come è l’avventura da allenatore? Magari sogna un’accoppiata in A con Inzaghi?

“Il Benevento è andato, ha fatto i punti che doveva fare. Noi stiamo un più dietro. La B è particolare comunque, un gran campionato”.

Era più facile giocare?

“Sicuramente. Finivi, facevi la doccia e andavi a casa”.

Un ritorno di Ibrahimovic in Italia al Milan come lo vede?

“Credio che sia il giocatyore giusto per il Milan”.

E Nesta un giorno sulla panchina del Milan?

“Per aspirare a quelle panchine bisogna vincere dei campionati. So che debbo lavorare, studiare, confrontarmi molto in questa serie B”.

Quindi per il tecnico giallazzurro la conferenza stampa.

Si può parlare di beffa per il Frosinone con quel rigore allo scadere dopo le tante occasioni sbagliate?

“Nel primo tempo siamo stati un po’ timidi ma era anche normale perché ho schierato elementi che giocavano poco. Nel secondo tempo ci siamo alleggeriti di testa, siamo andati meglio e credevo anche di vincere ma c’è stato questo rigore che sinceramente non ho visto bene. Lo rivedrò con calma a casa, l’arbitro lo ha concesso e pazienza”.

Che indicazioni ha avuto questa sera in prospettiva campionato?

“Ci sono dei giocatori che hanno bisogno di giocare di più per trovare una migliore condizione. Qualcuno è un passo avanti. Altri avranno bisogno di un po’ più di tempo”.

Come ha visto il Parma? Che idea si è fatto sugli avversari?

“Il Parma è una squadra forte, ha acquistato anche Darmian che conosco bene. Le caratteristiche della squadra rispecchiano il loro allenatore. Grande gamba, grandi ripartenze, mercato importante e Kulusevski mi ha stupito. Il Parma è senza dubbio una realtà solida in questa categoria”.

Quale sfida al ‘Tardini’ del passato le viene in mente?

“Quelle vinte, le perse le ho dimenticate. Qui era sempre una battaglia vera. Sia ai tempi della Lazio che del Milan. Ricordo il gol del ‘Mancio’, il gol di Almeyda, il gol di Pirlo col Milan. Ogni volta che son venuto qui ho visto grandi gol ma mai i miei, solo dei compagni di squadra”.

Questa Coppa Italia che senso ha? Le sembra un po’ sottovalutata? Poco pubblico, poco interesse. Si potrebbe riformare?

“Sicuramente rispetto all’Inghilterra è sottovalutata, gli allenatori e le Società fanno i loro conti: se riesci ad arrivare alla fine allora te la giochi, sennò tanti allenatori guardano alla domenica successiva di campionato, ognuno per i suoi obiettivi. Certo, con quello che vedo c’è davvero poco interesse”.

Giovanni Lanzi

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