NON C’E’ DUE SENZA TRE, SANABRIA COL GENOA (RI)SCOPRE L’ITALIA

 In Primi Piani

La partenza del polacco Piatek ha fatto sì che la dirigenza genoana si concentrasse sul mercato alla ricerca del sostituto perfetto. L’attenzione è ricaduta sul calciatore classe 1996 nato a San Lorenzo, in Paraguay, che vestiva la maglia del Betis Siviglia: Antonio Sanabria.

Comincia a tirare calci ad un pallone in Paraguay nel settore giovanile del Cerro Porteño fino a quando nel 2007 il padre, per motivi lavorativi, si trasferisce in Spagna e con lui tutta la famiglia. In terra spagnola viene tesserato per la squadra dilettantistica La Blanca Subur, ma con essa rimane poco tempo, perché grazie al numero incredibile di gol segnati e alle doti tecniche e fisiche dimostrate viene notato e tesserato dal Barcellona. Con i catalani gioca nel settore giovanile, poi nella squadra B con qualche convocazione nella squadra maggiore ma senza mai debuttare. Nel mercato invernale del 2014 si misura con il campionato italiano, con i neroverdi del Sassuolo grazie ad un’operazione congiunta con la Roma. Con il club emiliano non riesce ad esprimersi ed infatti totalizza solamente 2 presenze in Serie A. In estate si trasferisce ufficialmente alla Roma, Rudi Garcia lo fa debuttare in trasferta contro il Cagliari, nel match vinto per 2 reti ad 1, ma anche con la squadra della capitale non riesce a mettere in mostra grandi cose e termina la stagione con sole due presenze. Nel 2015 torna nuovamente in Spagna, nello Sporting Gijon e segna il primo gol, anzi i primi gol, contro il Deportivo La Coruña. Con la maglia del club asturiano segna 11 gol in 29 presenze, raggiungendo un record prestigioso, ossia quello che solamente 9 giocatori, in 50 anni di Liga, hanno toccato la doppia cifra di marcature prima dei 20 anni. L’anno successivo si trasferisce al Betis Siviglia per 7,5 milioni di euro dove resta fino a gennaio 2019 collezionando 64 presenze e 19 marcature, considerando Liga, Europa League e Coppa del Re. Per Sanabria però è giunto il momento di tornare dove non era riuscito in precedenza, in Italia, questa volta al Genoa di mister Prandelli. Fino ad oggi è stato impiegato 5 volte in campionato ed ha segnato già 3 reti, contro Empoli, Sassuolo e Lazio.

Il calciatore paraguaiano era ed è ancora considerato un talento puro, dotato di grande tecnica ed una velocità incredibile, unico punto a sfavore analizzando i dati numerici è la finalizzazione: infatti in carriera fino ad oggi non ha segnato una grande quantità di gol ma riesce a fare la differenza nel gioco complessivo.

Ufficio Stampa

Frosinone Calcio

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