PESCARA-FROSINONE 0-1 DOPO 45′

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PESCARA (3-5-1-1): Fiorillo; Drudi (31’ pt Galano), Scognamiglio, Jaroszynski; Ventola, Omeonga, Valdifiori, Memushaj, Masciangelo; Maistro; Bocic.

A disposizione: Radaelli, Alastra, Galano, Balzano, Bocchetti, Belloni, Capone, Riccardi, Busellato, Fernandes, Diambo.

Allenatore: Oddo.

FROSINONE (3-4-1-2): Bardi; Brighenti, Ariaudo, Capuano; Zampano, Maiello, Kastanos, Beghetto; Rohden; Ciano, Novakovich.

A disposizione: Iacobucci, Trovato, Salvi, Curado, Dionisi, D’Elia, Carraro, Tribuzzi, Tabanelli, Vitale, Parzyszek.

Allenatore: Nesta.

Arbitro: signor Matteo Gariglio di Pinerolo (To); assistenti sigg. Emanuele Prenna di Molfetta (Ba) e Mattia Scarpa di Reggio Emilia; IV Uomo signor Juan Luca Sacchi di Macerata.

Marcatore: 6’ pt Ciano.

Note: partita a porte chiuse; angoli: 2-2; ammoniti: ; recuperi: 2’ pt;

PESCARA – Un gol di Ciano servito da Novakovich al 6’ fissa i primi 45’ di gioco a favore della squadra di Nesta che nella prima mezz’ora poi non capitalizza al meglio almeno 2-3 occasioni interessanti.

LA PARTITA A SCACCHI – Il Pescara si piazza con il 3-5-1-1. Fiorillo tra i pali, davanti a lui Scognamiglio con Drudi e Jaroszynski terzi, Ventola e Masciangelo alti sulle catene esterne, Valdifiori con Memushaj e Omeonga in mezzo al campo, quindi Maistro alle spalle di Bocic. Tra i padroni di casa out Bellanova, Nzita (squalificato), Di Grazia, Ceter e Asencio. Galano parte dalla panchina.

Nesta schiera il 3-4-1-2 con Rohden variabile in mezzo al campo. Quindi Bardi tra i pali, Ariaudo al centro della difesa a tre con Brighenti e Capuano ‘terzi, Zampano e Beghetto laterali di spinta, Maiello e Kastanos in mezzo al campo. Lo svedese parte nella posizione di trequartista alle spalle di Ciano e Novakovich. Assenti Ardemagni oltre a Gori e Volpe.

CIANO INFILA DOPO 6’, ASSIST DI NOVAKOVICH – Al 1’ episodio da rigore per il Frosinone per un tocco di Jaroszynski anca contro anca su Zampano che gli prende lo spazio di due metri dentro l’area di rigore abruzzese, giallazzurro anche strattonato per la maglietta prima dell’ingresso in area. Ma il signor Gariglio sorvola su tutto. E’ un Frosinone autoritario in questo scorcio iniziale. E il Frosinone passa al 6’: pasticcio di Jaroszynsky, ne approfitta Zampano che cede a Novakovich che controlla bene in area, serve un pallone d’oro a Ciano che infila a botta sicura il suo primo gol stagionale. Il Pescara è vivo, ci prova Ventola dai 25 metri, Bardi non azzarda bloccare il pallone che devia in angolo con un volo plastico. Al 10’ il Frosinone spreca il 2-0: Novakovich lascia sul posto uno spaesato Jaroszynski, pallone per Ciano che però è un passo avanti, così come Rohden che arrivava a rimorchio in area. Il Frosinone gioca a memoria, Ciano e Maiello direttori d’orchestra e grande lavoro di Novakovich che mette in allarme tutta la difesa abruzzese che movimenti e scatti a ripetizione. Si affaccia nella metà campo del Frosinone la squadra di Oddo che al 17’ sfrutta una punizione concessa per un’entrata in scivolata di Zampano ma la difesa giallazzurra copre bene la staffilata tagliente di Memushaj. Prende un po’ più di confidenza la squadra di casa, un buon pallone di Maistro per Bocic al 20’, ma Bardi fa buona guardia.

IL FROSINONE CONTROLLA, POCO CINICO – Un gran pallone per Ciano al 22’, l’attaccante napoletano non alza a sufficienza il pallone per scavalcare Fiorillo. Un minuto dopo Novakovich non riesce a saltare Scognamiglio da ultimo uomo e nemmeno 30” dopo l’asse orizzontale tra Beghetto e Rohden in area abruzzese non funziona perché lo svedese non si proietta su un pallone che chiedeva di essere spinto in porta. Nel Pescara si fa male Drudi al 26’, problema al ginocchio. Oddo prima pensa a Guth poi ci ripensa e fa scaldare Galano che fa entrare al 31’ dopo un reclamo dei giocatori del Frosinone per un presunto tocco di mano in area abruzzese. Il Pescara cambia pelle e di rimodella in un 4-1-4-1, con Valdifiori davanti alla difesa, Omeonga e Memushaj in mezzo al campo, Galano e Maistro esterni e Bocic terminale offensivo. In difesa Masciangelo e Ventola si abbassano in terzineria con Scognamiglio e Jaroszynski al centro. Il Frosinone padrone del campo ma manca quella lucidità mista ad un pizzico di cinismo che permettono di tradurre in gol quelle 3-4 situazioni importanti capitate agli avanti giallazzurri. Il Pescara è quasi impalpabile ma ci pensa un fallo inutile di Kastanos al 38’ a regalare una punizione a Memushaj, palla innocua respinta dalla barriera e poi sparata in curva dall’albanese del Pescara. Fino al 2’ di recupero la squadra di Nesta controlla la gara ma per evitare di soffrire serve il colpo del ko ad un Pescara comunque in partita.

Giovanni Lanzi

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