Le ultime 4 partite hanno evidenziato un dato statistico: i canarini hanno conquistato 10 punti negli ultimi 15' di partita. Segno di una condizione psico-fisica ottimale

‘SPIRITO DI SQUADRA’ E ‘TUTTI NEL PROGETTO’, COSI’ IL FROSINONE BATTE PURE L’EMERGENZA

A Reggio Emilia centrocampo e attacco inediti, la difesa stringe i denti. Successo conquistato da grande squadra. Le altre di B: in basso gli avvicendamenti in panchina fanno flop mentre la Reggina cambia e chiama Baroni
 In Il Punto

Lo spirito da battaglia, una condizione psico-fisica invidiabile che scavalca la diffusa emergenza, una crescita generale costante e un Rohden in formato stellare. Il Frosinone risale la classifica ma soprattutto acquista consapevolezza nelle proprie possibilità. Che non sono proprio poche. Al ‘Mapei’ di Reggio Emilia era la classica partita sporca di un turno infrasettimanale, dentro un campionato compresso che costringe a giocare ogni tre giorni in questo dicembre che di natalizio ha davvero ben poco. La trasferta di Reggio arrivava 3 giorni dopo quella nel Tacco d’Italia, a Lecce. Non una passeggiata di salute fuori porta. Al ‘Via del Mare’ i canarini avevano già dato ampia dimostrazione di capacità, riportando un pareggio meritatissimo sul quale non c’è stata nessuna ombra di quelle paventate dalla dirigenza salentina.  Nesta nel frattempo in questo ultimo scorcio di campionato è stato bravissimo a non dare mai alibi a nessuno nella traiettoria di avvicinamento alle gare, tanto più a questa in Emilia dove si era aggiunta anche l’assenza di Novakovich, il ‘terminator’ dell’attacco giallazzurro fino ad ora. Al tecnico stanno mancando dei punti di riferimento, dei possibili titolari ma lui fa di necessità virtù. “Non mi sono mai lamentato dei miei giocatori, sono contento di tutti quelli che ho in organico” sono state le sue parole dopo l’ultima vittoria. Parole che gli abbiamo sentito ripetere più volte, anche in passato. Quella che allena – dice – è una squadra forte e bisogna crederci in quello che afferma, perché le stesse parole le disse anche dopo la sconfitta casalinga con il Cosenza. E così a Reggio Emilia se l’è giocata caricando a pallettoni quello che gli passava il convento in quel momento. Rilanciando nella formazione-tipo Gori che si era infortunato il giovedi precedente l’ultima partita della stagione regolare 2019-’20 con il Pisa. Lanciando dal 1’ Carraro come vice Maiello. Piazzando Tribuzzi a sostegno di Parzyszek. E in corsa infilando nella mischia Boloca, ultimo arrivato in casa giallazzurra che ha inanellato un doppio esordio nella tonnara dell’ultima mezz’ora, nell’inedito ruolo di attaccante a sostegno del polacco. Il resto lo ha fatto un carattere da grande squadra, al netto di tre pause: in occasione della parata di Bardi in avvio, sulla disattenzione del provvisorio pareggio della Reggiana che ha innescato un effetto domino di errori e infine sul pallone tagliato in area per il 2-2 fallito da Mazzocchi. Due su tre arrivate da cross ad aggirare la difesa, una su una fortuita imbucata centrale. Aspetti sui quali c’è comunque da lavorare.

Emerge un dato significativo per la squadra giallazzurra: i 10 punti nelle ultime 4 giornate di campionato sono arrivati in rimonta (2 volte) e in allungo (2 volte). Con gol nell’ultimo quarto d’ora: al 39’ del secondo tempo Parzyszek a Brescia, al 33’ del secondo tempo Novakovich col Chievo, al 44’ del secondo tempo Novakovich a Lecce e al 31’ del secondo tempo Rohden a Reggio Emilia. Questo sta a significare che, oltre al carattere e ad un’ottimale condizione fisica a mentale, il Frosinone appare finalmente depurato da ansie e da qualsiasi altro condizionamento. Nesta ha parlato nel post-gara di “spirito di squadra”, di “giocatori tutti dentro il progetto”. Non sono frasi a caso. Da venerdi 18 dicembre a lunedi 4 gennaio prossimo tre partite in casa (Salernitana, Pordenone e Spal) e due fuori (Cittadella e Pisa). Tabelle di marcia non se ne fanno. E’ necessario tenere i piedi ben piantati a terra.

LE ALTRE – Un gol disegnato da Stulac ha regalato vittoria e vetta all’Empoli di mister Dionisi. Dall’altra parte una Cremonese che non sa vincere (era reduce da 4 pareggi) e che adesso ha anche ripreso a perdere a fronte di una classifica asfittica. Bisoli per ora non traballa ma il neo dg Braida deve trovare la sintesi anche abbastanza rapidamente per evitare il profondo rosso. Che invece ha ampiamente toccato l’Entella, 4 ko di fila nella gestione Vivarini che incassa la seconda cinquina consecutiva tra Empoli e Monza. Non ha toccato il fondo ma ci manca poco anche l’Ascoli, dove la cura-Rossi ha portato 1 punti in 4 gare. Il 3-3 di Cremona aveva illuso, lo 0-3 in casa col Cosenza ha acuito una crisi di gioco, di impianto, di risultati e di idee. Brodino caldo per il Pescara che a Pisa almeno non perde e non prende nemmeno gol ma gli 8 punti in classifica chiamano gli abruzzesi ad un’accelerata rapida prima dello stop del 3 gennaio. Per restare nelle zone meno nobili della classifica, la Reggina ha dato il benservito a Toscano dopo il ko in casa del Chievo e quello al ‘Granillo’ col Venezia che si tiene saldamente in zona playoff: in sella alla squadra granata arriva Marco Baroni, lo scorso anno per un breve periodo alla guida della Cremonese e già ex tecnico del Frosinone in serie A. Perde malamente in casa del Cittadella (che deve recuperare anche la gara con la Reggiana il 9 gennaio) il Vicenza (3-0), il Pordenone non va oltre l’1-1 in casa con un Brescia per ora tanto battagliero mentre la Spal prima spreca un rigore e poi rischia nel finale col Chievo (che deve recuperare il derby col Vicenza). A -1 dalla vetta c’è la Salernitana che fa 1-1 in casa con il Lecce: 1 punto a testa e distanze immutate per una lotta di vertice quanto mai interessante e che vede 8 squadre in un fazzoletto di 5 punti. Con 5 gare da giocare da qui al 4 gennaio e tanti scontri diretti può accadere di tutto.

Giovanni Lanzi

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