Conferenza stampa del presidente Maurizio Stirpe, che apre la stagione 2022-'23: "E' il mio 20° anno di presidenza, c'è entusiasmo ma anche preoccupazione. Ci attende una stagione di grande sacrificio"

STIRPE INDICA LA ROTTA AL FROSINONE: “SALVEZZA, RESPONSABILITA’ E PAZIENZA”

Poi aggiunge: "Non dobbiamo diminuire il livello delle ambizioni ma ottenerlo secondo una pianificazione corretta". Annuncia gli ingaggi di Moro, Turati e Ciervo. Due novità nell'organigramma: la dottoressa Verrelli e il dottor D'Alessandro
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FROSINONE – E’ giorno più atteso, il momento in cui si tracciano le linee programmatiche della stagione sportiva del Frosinone che, ufficialmente, si aprirà il 1 luglio con la partenza per il ritiro di Fiuggi. E puntualmente è il presidente Maurizio Stirpe – secondo un modello ampiamente consolidato – a scandire tempi e metodi del percorso nella conferenza stampa al ‘Benito Stirpe’. Prima una ampia e come sempre dettagliata relazione introduttiva e, successivamente, le domande dei cronisti presenti.

IL TRAGUARDO DI 20 ANNI DI PRESIDENZA, ENTUSIASMO E PREOCCUPAZIONE – “Siamo arrivati al mio 20° anno di presidenza, iniziamo questa stagione sportiva con entusiasmo ma, lasciatemelo dire, con preoccupazione. – esordisce così il patron giallazzurro – Ci attende un campionato molto più difficile rispetto anche a quello dello scorso anno. Il grado di qualità dei contendenti secondo me è aumentato anche notevolmente, sia tra quelli che sono retrocessi dalla serie A che per per effetto di quelli che sono saliti dalla Lega Pro. Ci sono città molto importanti, piazze che ambiscono da tante stagioni a salire. Ci attende una stagione di grande sacrificio, più complessa rispetto a quella dello scorso anno che pure non è stata semplice”.

PAZIENZA E RESPONSABILITA’ – “Il primo obiettivo è ottenere una salvezza tranquilla, possibilmente provando a confermare il risultato di quest’anno e stare dalla parte sinistra anche se sarà molto difficile. Ci sono 12 squadre molto attrezzate, 7-8 di queste addirittura superiori come organici di partenza. Bisognerà applicarsi e partire dalla considerazione che abbiamo lasciato per strada calciatori importanti e quindi bisognerà essere bravi a sostituirli. Le idee ci sono, non ci fa paura niente ma un pizzico di preoccupazione permane. Ed è giusto che ci sia, perché il lotto dei pretendenti è migliorato, come ho detto, il livello è accresciuto come le ambizioni per tanti. E aggiungiamo anche a queste complessità appena enunciate – sottolinea Stirpe – anche quella mancanza di pazienza da parte di Società blasonate che sono tentate a risalire in serie A. Obiettivo legittimo da parte di tanti ma non è certo l’obiettivo del Frosinone. Il Frosinone deve continuare a fare il lavoro che ha fatto nell’ultimo anno: grande pazienza e responsabilità. Certi risultati non si ottengono attraverso l’improvvisazione. L’obiettivo più importante è quello di far conservare la categoria alla Società. E’ di pochi giorni fa un’inchiesta (Il Sole 24 Ore, ndr) che spiega come negli ultimi 3 anni il calcio italiano abbia bruciato 3 miliardi di euro, per gli effetti di mancati incasso di tutti i generi: dalle attività di trading, di marketing, di biglietteria. E’ un Sistema che non può durare, che diventerà sempre più selettivo, la differenza la faranno gli investitori finanziari e il calcio che abbiamo conosciuto da bambini tende ad essere una mosca bianca in questo scenario. Anche in serie B sta accadendo quello che accade in A, i Fondi si stanno avvicinando a noi. Ci sarà bisogno di queste risorse per tentare di competere per obiettivi che saranno quelli della promozione”.

PIANIFICAZIONE, COMPETENZE, GIOVANI E TRE MODELLI VIRTUOSI – “Il Frosinone, detto questo, non deve schermirsi oppure diminuire il livello delle ambizioni. E’ importante il risultato ma soprattutto il modo con cui si raggiunge. Se per anni abbiamo elogiato il Cittadella, l’Empoli e il Chievo c’è un motivo ben preciso perché sono un modello di pianificazione corretta. Non si cede alla debolezza di avere i grandi nomi per fare contenti chissà chi. Si investe sulle competenze, sulle infrastrutture come ha fatto il Frosinone e sul settore giovanile. Voglio ringraziare a tal riguardo Frara (direttore sportivo della Primavera) e Gorgone (tecnico della Primavera) per il risultato ottenuto, non era affatto scontato dalla serie B alla serie A della Primavera. E il Frosinone – ha evidenziato il massimo dirigente – c’è riuscito attraverso un processo di pianificazione partito qualche anno prima. Quello è un risultato ottenuto col modo giusto, non va a depauperare il patrimonio della Società. Non ci dobbiamo sminuire, quindi, ma non dobbiamo fare i passi più lunghi della gamba. Questa realtà del calcio va calata nella realtà che rappresentiamo, senza snaturarci: abbiamo il nostro bacino d’utenza, abbiamo i nostri sponsor, abbiamo le nostre infrastrutture, abbiamo i nostri punti di riferimento. Non possiamo scimmiottare gli altri. Nel campionato di B la città di Frosinone ha 44.000 abitanti, se non sbaglio siamo la penultima. Ci andiamo a confrontare con città che hanno 600-800 mila abitanti e in grado di mettere sul campo risorse diverse dalle nostre. Ma non dobbiamo farcene una colpa. Dovremo altresì calibrare gli obiettivi in base alle risorse che abbiamo a disposizione. Qualcuno potrà storcere il naso ma è un problema suo. Dobbiamo stare in questa categoria, è vero, ma anche cercare di toglierci delle soddisfazioni. Non dimentichiamo che nell’ultima stagione abbiamo portato 2 giocatori in Nazionale e ci siamo tolte tante soddisfazioni. Siamo stati capaci di valorizzare un ragazzo prendendolo dalla serie C e portandolo alla Juve. Sono cose che qualcuno può considerare scontate ma sono invece obiettivi importanti. Assieme al ringraziamento che faccio a Frara e Gorgone per quanto riguarda la Primavera, lo stesso ringraziamento va indirizzato all’Area Tecnica, a partire da Guido Angelozzi. Sono cose che tendiamo a banalizzare ma obiettivi e risultati importanti”.

RAFFORZAMENTO E CRESCITA DELLE AREEE – “Parallelamente è proseguito tutto il nostro processo di crescita, perché per avere una sostenibilità economico-finanziaria adeguata a quelli che sono gli standard richiesti per disputare un campionato di serie B, bisogna avere anche il resto della Società che è a posto. Quindi, l’Area del Marketing, l’Area della Comunicazione, l’Area Istituzionale debbono essere tutte pezzi della Società che debbono funzionare bene, sennò non ottieni il risultato. Per questo abbiamo irrobustito quello che c’era, provando ad aggiungere anche qualche competenza professionale che vedremo in seguito”.

ORGANICO DEFINITO PER LA PRIMA DI COPPA ITALIA – “Ci accingiamo a questa stagione, come detto, con qualche preoccupazione in più ma le idee ci sono e il percorso sarà lo stesso intrapreso lo scorso anno. Senza incertezze. Per quanto riguarda la campagna rafforzamento stiamo andando secondo una precisa pianificazione. Le priorità sono state i due centrali di difesa, vi posso dire – annuncia il presidente – anche se non c’è l’ufficialità che i tre calciatori che abbiamo trattato col Sassuolo (Moro, Turati e Ciervo, ndr) verranno tutti, ci sono dei dettagli secondari da sistemare. Partiamo per il ritiro avendo messo i tasselli che vanno a rimpiazzare chi è andato via. Il mercato dura due mesi, non mi sembra di vedere molta effervescenza al di là delle chiacchiere che si scrivono. Se un Sistema come quello del calcio ha 3 miliardi di debiti, non si può fare diversamente. Tranne i soliti noti, che si possono permettere di essere un game changer e fare delle operazioni che altri non sono in grado di poter fare. La nostra ambizione è dare una rosa completa all’80-90% al tecnico quando faremo la prima gara di Coppa Italia (a Monza il 5 agosto, ndr). Penso che Guido Angelozzi tra un mese farà una conferenza stampa per fare il punto del mercato. Ci auguriamo che per quella data tutte le posizioni-chiave della squadra siano state rimpiazzate. Non partiamo male per il ritiro e dobbiamo allo stesso dare modo ai giovani di mettersi in evidenza. Sennò saremo degli ipocriti, perché ognuno poi dà lo spazio ai giovani a modo suo. E non farlo ha portato alla Nazionale a fare le figuracce che ha fatto. Ci vuole coraggio e bisogna assumersi le responsabilità. Fondandole non sicuramente, volendo usare un ossimoro, su gesti irresponsabili: ci vuole competenza organizzativa, schierare i giovani in campo convinti che il lavoro fatto è stato buono.  Abbiamo chiaramente anche un problema di esuberi che dovremo subire ancora questo anno e poi avere le lami libere, ho pregato il direttore Angelozzi di concentrarsi su questo aspetto secondo me importante. Il tempo che sembra tanto, secondo me vola e poi bisognerà avere abilità e fortuna a far incastrare le cose. Questo è tutto quello che concerne l’obiettivo sportivo”.

INFRASTRUTTURE, SI ATTENDE IL VIA LIBERA – “Oserei dire che per quanto riguardano i processi per le infrastrutture non ci sono novità. Attendiamo autorizzazioni a partire con i progetti per Ferentino e Fiuggi. Saremmo contenti di iniziare il primo possibile ma dipende dalla valutazione di soggetti terzi, ai quali dobbiamo sottostare ed ai quali allo stesso tempo rinnoviamo l’invito a fare il più presto sportivo. Mi piacerebbe andare a Ferentino a fine stagione 2022-’23 e mi piacerebbe che il progetto-Fiuggi potesse partire dal gennaio 2024. Per spostare quindi organizzazione e base operativa”.

DUE NOVITA’ NELL’ORGANIGRAMMA – “Sull’Organigramma abbiamo due novità – ha annunciato Stirpe -. La dottoressa Federica Verrelli sarà inquadrata nell’Area del Marketing e Comunicazione. Ha lavorato 12 anni nella Juventus, è una persona di questo territorio che torna a portare le proprie esperienze qui. Ha fatto il suo percorso professionale in una Società di primo livello e verrà a metterla a disposizione nel Frosinone. Avrà il Marketing, la Comunicazione e il Commerciale. Lavorerà alle dirette dipendenze di Salvatore Gualtieri. Seguire i progetti delle infrastrutture e la parte Istituzionale non è una cosa semplice. Se la si vuole fare bene bisogna avere una struttura di supporto che lavori quotidianamente e che non dipenda dagli impulsi del titolare e avere allo stesso tempo la possibilità di dedicarsi al 100% su certi progetti che saranno molto impegnativi, quello di Ferentino e di Fiuggi. Per questo è stato deciso di fare questa operazione di irrobustimento ed abbiamo avuto la possibilità di far sposare le esigenze di questa persona con le nostre. Il secondo aspetto: c’è stato un profondo cambiamento dell’Area Medica. Lo scorso anno abbiamo avuto nei momenti decisivi della stagione degli infortuni importanti e ricorrenti anche su una pluralità di calciatori. Senza voler nulla togliere alla professionalità di chi ha dato il contributo, abbiamo voluto fare chiarezza e non creare alibi. Per cui abbiamo ingaggiato il dottor Andrea D’Alessandro, medico sociale del Brescia e già al Parma e alla Salernitana. Una figura nel mondo del calcio molto conosciuta. Abbiamo fatto chiarezza anche sulla parte più bassa della struttura, questo cambiamento non deve farci venire il dubbio se tutte le cose che facciamo in questo settore sono state fatte bene o male. Siccome avevamo avuto giudizi contrastanti sull’operato di questo Settore, abbiamo preferito fare chiarezza ed operare un cambiamento ponendo una persona di grande professionalità a capo del settore. Infine il direttore Angelozzi ha previsto anche un rafforzamento della struttura dello scouting”.

ABBONAMENTI SI’ MA COL RISCHIO – “Ed eccoci alla campagna abbonamenti, aglio aspetti ad essa correlati. La volta scorsa dissi che non ero favorevole. I fatti mi stanno dando ragione, i fatti di questi giorni con la recrudescenza dei contagi mi stanno dando ragione e mal si conciliano con la campagna abbonamenti. Ma tali e tante sono state le richieste, le sollecitazioni dei tifosi che ho voluto rivedere le mie posizioni iniziali. I prezzi dei biglietti sono quelli dello scorso anno, già scontati. Abbiamo provato a venire incontro ai tifosi, facendo un’operazione di sconto importante. Mentre abbiamo riproporzionato gli importi delle Tribune, provandoli a riportare quanto più vicini al momento prima della pandemia. Voglio precisare: io l’ho fatto per i tifosi ma qualora ci fosse una sospensione dovuta al Covid, il Frosinone non provvederà a rimborsare il costo dell’abbonamento. I prezzi sono bassi, i tifosi possono essere soddisfatti ma allo stesso tempo chi farà l’abbonamento potrà correre lo stesso rischio di 2 stagioni fa. Come potete vedere (mentre scorrono le slides, ndr) a partire dalle Curve e dalla Tribuna Est è stato fatto un lavoro particolare ma anche negli altri settori, partendo dal riferimento del prezzo del biglietto, l’abbonamento ha una scontistica simile a quelle delle Curve, attorno al 14-15%. Allo stesso tempo è anche vero che sulla parte della Tribuna Centrale e quella Laterale ci avviciniamo ai costi pre-pandemia. E questo aspetto mi sembra anche giusto”.

Giovanni Lanzi

I.a parte

 

 

 

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