VICENZA-FROSINONE 0-0 DOPO 45′

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VICENZA (4-3-1-2): Pizzagnacco; Di Pardo, Cappelletti, Brosco, Calderoni (10’ st Bruscagin); Zonta, Rigoni, Proia; Dalmonte; Diaw, Lanzafame.

A disposizione: Grandi, Confente, Giacomelli, Pasini, Padella, Ierardi, Longo, Crecco, Pontisso, Mancini, Sandon

Allenatore: Di Carlo.

FROSINONE (4-3-3): Ravaglia; Zampano, Gatti, Szyminski, Cotali; Garritano, Maiello, Boloca; Canotto, Ciano, Zerbin.

A disposizione: De Lucia, Palmisani, Bevilacqua, Kremenovic, Koblar, Klitten, Tribuzzi, Haoudi, Rohden, Charpentier, Satariano.

Allenatore: Grosso.

Arbitro: Signor Daniele Minelli di Varese; assistenti Sigg. Francesca Di Monte di Chieti e Alessio Saccenti di Modena; Quarto Uomo Signor Daniele Perenzioni di Rovereto; Var Sig. Luigi Nasca di Bari, Avar Sig, Oreste Muto di Torre Annunziata.

Note: spettatori: 3.500 circa (di cui 60 da Frosinone); angoli: 6-2 per il Frosinone; ammoniti: 12’ pt Zerbin, 23’ pt Zampano, 26’ pt Bruscagin; espulso: al 36’ pt Magalini (ds del Vicenza); recuperi: 2’ pt;

VICENZA – Pareggio a reti bianche ma primo tempo pieno zeppo di occasioni tra Vicenza e Frosinone. I padroni di casa sfiorano il vantaggio in avvio, con Gatti che prima cincischia e poi salva. Poi solo Frosinone che spreca il possibile con Canotto, Zerbin e Garritano e pure l’impossibile con Ciano.

SQUADRE QUASI A SPECCHIO – Di Carlo rinuncia dal 1’ a Padella (siede in panchina, verso la cessione) e Bruscagin. Davanti al baby Pizzignacco, sull’out basso di sinistra c’è l’ex Juve U23, Di Pardo, omologo a destra l’ex Lecce Calderoni, in mezzo Brosco e Cappelletti. In mezzo al campo Rigoni è il regista, Zonta e Proia gli interni. Alle spalle delle punte Diaw e Lanzafame c’è l’ex Trapani, Dalmonte.

Nel Frosinone non ci sono Iemmello e Vitale per scelta tecnica, quindi sono rimasti a casa Manzari e Gori mentre Brighenti si è aggregato anche da indisponibile. Rispetto alla formazione che ha pareggiato alla prima con il Parma, non c’è anche Rohden che va in panchina. Tra i pali Ravaglia, a sinistra esordio dal 1’ per Cotali con Zampano che riprende il posto sulla corsia di destra, Gatti e Szyminski sono la coppia di centrali. In mezzo al campo l’altra novità, Garritano, che si posiziona da intermedio di destra, quindi Maiello in regia e Boloca intermedio di sinistra. Ciano da ‘falso nove’, Canotto a destra e Zerbin a sinistra completano lo schieramento nel tridente offensivo. Squadre pressoché a specchio, si annunciano grandi duelli sulle catene e battaglia senza quartiere in mezzo al campo. L’attacco del Frosinone punta sulla velocità e sulla qualità, quello dei biancorossi abbina la fisicità di Diaw alla fantasia di Lanzafame e Dalmonte.

VICENZA PERICOLOSO IN AVVIO, POI IL FROSINONE SPRECA A RAFFICA – Avvio un po’ problematico per il Frosinone che soffre qualcosa sulla pressione del Vicenza. Al 4’ il Vicenza va vicino al gol dopo un tentativo di Zampano: pallone di Lanzafame sulla profondità per lo scatto di Diaw, Gatti abbozza l’intervento ma sbaglia il tempo, l’ex del Monza gli ruba un metro  ma prima è bravissimo Ravaglia a deviare con la gamba il pallone che, comunque destinato in rete, viene spazzato sulla linea dal ritorno di Gatti. Occasionissima per il Vicenza, Frosinone rivedibile, schieramento troppo scoperto già in avvio di gara con ben 9 giocatori sopra la linea della palla. Nel frattempo un problema per il terzino Calderoni, al 10’ il cambio con Bruscagin, anche lui mancino. Partita spezzettata, la squadra di Grosso ne fa le spese con il primo giallo rimediato da Zerbin per un fallo non cattivo su Lanzafame. Il primo squillo del Frosinone cade al quarto d’ora, manovra che parte da Boloca, prosegue per Maiello che poi trova Ciano, pallone allargato per l’inserimento di Cotali che dal limite lascia partire un tracciante che Ciano non riesce a toccare in porta a due passi da Pizzignacco. Il Frosinone prende coraggio e campo, soprattutto alza il baricentro dopo l’impaccio iniziale e per due volte Canotto si infila come nel burro a destra ma il tiro-cross non è preciso. E allora ci prova dall’altra parte Zerbin, prende il pallone a 4 metri dal vertice sul fronte destro, movimento a pendolo e staffilata che Pizzignacco blocca a terra. Ancora Zerbin, ancora un tocchetto sulle gambe di un avversario. Dall’altra parte è Zampano che rimedia il secondo giallo per un fallo su Bruscagin. Poi è Ravaglia che ci mette le mani andando a respingere basso su un colpo di testa nel traffico della difesa di Diaw su un tiraccio di Rigoni, quindi è Szyminski che evita problemi e libera. Canotto a destra e Garritano a sinistra troppo altruisti, la difesa del Vicenza ringrazia su due tentativi molto invitanti. Al 27’ Vicenza scoperto, Canotto si defila e riceve il pallone ma il tiro non è chirurgico, Pizzignacco lo accompagna in angolo. Che sia un fatto tra Canotto e la difesa biancorossa se ne ha conferma al 31’: l’ex del Chievo bravissimo a rubare palla a Proia, due metri e botta di destro che Brosco devia in angolo quel tanto che basta per evitare guai a Pizzignacco. Il gol più incredibile però lo fallisce il Frosinone al 35’: difesa del Vicenza a spasso oltre la metà campo, Garritano da sinistra si infila come una lama, pallone servito a due metri da Pizzignacco già a terra, la botta dell’attaccante canarino termina alle stelle. Incredibile ma vero. Il tempo compresi i 2’ di recupero non danno ulteriori sussulti. Ai punti sarebbe avanti il Frosinone, in realtà è 0-0 con tante recriminazioni per la squadra di Grosso.

Giovanni Lanzi

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