Svolta nel club col passaggio di proprietà dall'avvocato d'affari statunitense Joe Tacopina al guru della finanza Duncan Niederaurer. In costruzione una formazione di tutto rispetto: i colpacci sono il bomber Forte e il centrocampista Taugourdeau

IL VENEZIA SEMPRE DI PIU’ A ‘STELLE E STRISCE’

Cambiata anche l'Area Tecnica: il ds Collauto e il collaboratore Poggi hanno individuato nel tecnico Paolo Zanetti l'uomo del rilancio. Nell'ossatura dei lagunari il punto fermo è il centrocampista Aramu, un lusso per la categoria
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Il Venezia rimette in moto nel segno della discontinuità totale rispetto alla scorsa stagione. Dopo il cambio di Proprietà – da Tacopina a Niederaurer, entrambi statunitensi – c’è stato il cambio di ds – da Lupo a Collauto che lavorerà in tandem con Poggi – e quindi anche l’avvicendamento tecnico – da Dionisi a Paolo Zanetti – abbastanza sofferto perché il club lagunare chiedeva il rispetto del contratto da parte del neo allenatore dell’Empoli. Partenza subito lanciata in campionato per il Venezia che ha vinto il derby col Vicenza grazie alla mira sempre impeccabile di Aramu.

Il neo allenatore del Venezia resta così su una panchina dei Cadetti dopo la stagione del tutto particolare vissuta all’Ascoli dove – dopo un inizio positivo – venne sollevato dalla conduzione tecnica per far posto a Stellone. Zanetti venne anche richiamato dopo l’esonero di Abascal ma scelse di rinunciare e risolse il rapporto col club marchigiano. L’obiettivo in Laguna per Zanetti è quello di amalgamare un organico che sia in grado di giocare in più moduli anche se l’assetto maggiormente impiegato in questo precampionato è il 4-3-3. Rispetto alla scorsa stagione c’è stato sicuramente un cambio di passo nella campagna rafforzamento. Sono tornati a casa l’attaccante Bocalon (che ha ‘matato’ l’Udinese nel test di metà settembre), rientrato dall’ennesimo viaggio verso Pordenone e l’esterno Di Mariano dalla Juve Stabia. Non ci sono più Caligara (Cagliari), Casale (Verona), Firenze (Salernitana ma comunque uomo mercato), Lakicevic (Genoa), Monachello (Atalanta), Scavone (in procinto di accasarsi al Pordenone), mentre il ds Collauto punta a riavere Fiordaliso dal Torino, il serbo Lakicevic dal Genoa e l’attaccante Longo dall’Inter. La Società ha messo sul mercato l’attaccante Zigoni, passato in queste ore al Novara, oltre a Lollo (andrà al Bari con Semenzato mentre Barra farà il percorso inverso) e Senesi. Confermato un altro anno il terzino Molinaro (un ex giallazzurro). Sono sbarcati il difensore Ceccaroni (Spezia), il centrocampista Crnigoj (Lugano) che cerca la stagione del rilancio dopo un anno complicato, il centrocampista Bjarkason, ancora difensori con Ferrarini (terzino mancino dalla Fiorentina), Svoboda (Tirol) e Soldati (Lucchese), l’attaccante Johnsen (Ajax) mentre al capitolo colpacci vanno ascritti l’attaccante Forte (ex Juve Stabia) e il francese Taugourdeau (Trapani) che in mezzo al campo dovrà dare qualità e gol al fianco di quell’Aramu che – gol al Vicenza a parte – è stato artefice indiscusso dell’ultima salvezza dei lagunari. Per lui si prospetta un campionato da esterno alto di attacco dopo un’annata da trequartista. Sono rimasti i due portiere Lezzerini e Pomini, il centrale di difesa Modolo, il terzino destro Felicioli, l’attaccante Capello. A centrocampo, dello zoccolo duro, ritroviamo Fiordilino, Maleh (oggetto di attenzioni da parte del Pordenone attraverso la Fiorentina ma sia Poggi che Collauto hanno posto il veto alla cessione) e Vacca. Insomma un bel mix di novità su un’ossatura ben rodata per un Venezia che già messo benzina nel serbatoio della propria stagione.

Giovanni Lanzi

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