Il club del conte Arvedi ha 'mosso' una campagna rafforzamento mirata. In porta la conferma di Carnesecchi, titolare della under 21, è un punto fermo. In attacco Di Carmine la ciliegina sulla tortan. Ma l'ex Ciofani si fa preferire ancora a tutti

LA CREMONESE DI PECCHIA, DI TUTTO E DI PIU’

In mezzo al campo la stella della Juve U23, Fagioli, è tra i più attenzionati nel ruolo. Lo 'score' delle ultime sette gare racconta di una sola vittoria. La massima serie al club grigiorosso manca da 25 anni
 In Breaking News, Prima Squadra

E’ sempre una Cremonese di grande spessore, al di là del passo falso di sabato scorso ad Alessandria e oltre il bilancio parziale che parla d 1 vittoria nelle ultime 7 gare. Una Cremonese che in classifica è a -1 dal Frosinone e che il patron Arvedi vuole finalmente in corsa per la serie A che nella città di torrone manca dalla stagione 1996, un quarto di secolo esatto. Alla guida dei grigiorossi è stato confermato il tecnico Pecchia, un ex della sfida (giocò in maglia giallazzurra una stagione con Cavasin allenatore) al pari di Ciofani e Valzania.

Il mercato estivo condotto in prima persona dal dg Braida – un passato nel calcio che non ha bisogno di presentazioni – ha cambiato qualcosa nelle sembianze di una squadra che ha tenuto alcuni punti fermi dell’ossatura, come vedremo. Confermati dall’Atalanta il prestito del promettentissimo portiere Carnesecchi – protagonista ad Alessanderia, dove ha evitato un passivo più pesante – e dal Napoli quello dell’attaccante Gaetano alla sua terza stagione a Cremona, in difesa è arrivato sempre dal club orobico il difensore centrale Okoli (ultima stagione nella Spal e nazionale U21 al pari dell’estremo difensore). Reparto difensivo che ha visto l’ingaggio di un altro ex spallino, il cursore basso di destra Sernicola (scuola Sassuolo), del terzino sinistro Dalle Mura (Fiorentina, ultima stagione alla Reggina), del destro Frey (svincolato dal Chievo) e del centrale Meroni (Pisa). Alle spalle di Carnesecchi è nuovo anche il vice, Sarr del Bologna, classe ‘97. Novità anche in attacco, dove la perla del mercato è stato l’arrivo di Di Carmine (Verona) strappato ad una nutritissima concorrenza. Reparto offensivo che ha visto gli acquisti anche di Vido (scorsa stagione al Pisa e già ex Cittadella ma probabilmente out per la gara col Frosinone), Zunno (Novara) e Zanimacchia (Real Saragozza ma di proprietà della Juventus). In mezzo al campo i giovani Collodel (Novara) e Fagioli (Juventus U23).

Nel 4-2-3-1 di Pecchia che ad Alessandria è partito con il 4-3-3 per poi tornare all’antico e chiudere con un assetto superoffensivo con Ciofani, Di Carmine, Strizzolo, Gaetano e Baez oltre a Bonaiuto, posti assicurati per alcuni dei pilastri della passata stagione: a sinistra il terzino Valeri se la batte con Crescenzi che al ‘Moccagatta’ ha giocato a destra dove c’è anche Fiordaliso, in mezzo alla difesa Ravanelli (rientrante dopo 40 giorni) o Bianchetti in tandem con Okoli. Quindi –  nell’assetto a due – c’è la coppia Castagnetti-Valzania (l’ex in ombra nell’ultima uscita) con le alternative Nardi e Bartolomei in mediana e nella batteria di trequartisti Baez, Deli e Bonaiuto. Nello schieramento in mezzo al campo a tre mediani, una maglia certa è assegnata al baby Fagioli della Juve. In attacco l’ex Ciofani che sembrava dovesse ritagliarsi un ruolo da dodicesimo uomo, oggi appare imprescindibile e ad Alessandria ha giocato titolare per 90’. Nel ranking degli attaccanti va considerato sempre uno come Strizzolo che ha fiuto in area di rigore. Per la sfida di martedi prevista qualche novità in tutti i reparti, Pecchia ha ampia scelta in un organico molto importante.

Giovanni Lanzi

Articoli Recenti