La scorsa stagione tra luci ed ombre sembra essere solo un pallido ricordo. La programmazione ha rimesso la barra a dritta anche grazie a cessioni importanti sotto il profilo finanziario

L’ATALANTA E’ TORNATA ‘GASPERINILANDIA’

Sono arrivati giocatori 'mirati', tra questi il ritorno in Italia del figliol prodigo Scamacca. Si è fatto male invece il neo arrivo El Bilal Touré. Tenuta un'ossatura ben radicata. Mercato ancora aperto nei due 'sensi di marcia'
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Chi pensava ad un’Atalanta indebolita dalla cessione milionaria di Hojlund allo United (85 milioni, compresi i bonus) ha preso un granchio gigante: la squadra di Gasperini si candida non solo ad un posto Champions ma ad un ruolo di prim’ordine nella lotta scudetto. La Proprietà, confermato il tecnico  che ha raggiunto le 8 stagioni nel club neroazzurro, ha azzerato i problemi della scorsa stagione, messo la barra a dritta, ridisegnando le strategie e la squadra, anche pescando dalle cospicue risorse delle cessioni. Che hanno portato Boga al Nizza per 18 milioni, Maehle al Wolfsburf per 13 milioni, Lammers al Glasgow per quasi 4 milioni e il centrale di difesa Demiral destinazione Arabia Saudita per 20 milioni. Nelle ultime ore trattativa ad oltranza per il passaggio dell’attaccante Zapata alla corte di Mourinho ma non se ne farà nulla e di Muriel al Monza.

Sono arrivati finora il difensore esterno Kolasinac (Marsiglia), il centrocampista Adopo (Torino, svincolato), il centrocampista Bakker (Bayer Leverkusen), il difensore Masi (Triestina) e gli attaccanti Scamacca (West Ham) e El Bilal Touré (Almeria) che però dovrà restare fermo fino all’inizio del 2024 per un grave infortunio. Dopo un lungo tira e molla con il Milan, ecco anche il trequartista De Ketelaere (Milan), giocatore pagato 33 milioni dal club rossonero, reduce da una stagione negativa con la squadra di Pioli ma subito in gol alla prima di campionato in neroazzurro.

Tra i giocatori rientrati dai prestiti, sono rimasti agli ordini di Gasperini il portiere Carnesecchi (Cremonese), il terzino Zortea (Sassuolo, autore della rete del 2-0 in casa della sua ex squadra all’esordio), l’attaccante esterno Cambiaghi (Empoli) mentre la punta Colley (Karagumruk), il trequartista ucraino Kovalunko (Spezia) e l’omologo russo Miranchuk sono tutti sul mercato.

Stabile e ben radicata l’ossatura-base. Con il portiere argentino Musso tornato titolare e soprattutto nelle ‘grazie’ del Gasp che vuole un portiere ben asservito e funzionale al proprio credo tattico, poi i centrali di difesa Toloi, Scalvini (respinti gli assalti dell’Inter per il giovane), Okoli (in predicato di vestire la maglia giallazzurra), Palomino, Djimisiti e il giovane Bonfanti, i terzini destri Zappacosta (ciociaro di Sora) e Soppy, il terzino sinistro Ruggeri, quindi la coppia di centrocampisti De Roon e Koopmeiners, l’attaccante esterno Lookman e il trequartista Pasalic.

Non vanno dimenticate le altre partenze, le cessioni da riscatti: quella di Pessina al Monza per 12 milioni e quella dell’attaccante Malinovski al Marsiglia per 10 milioni. Oltre a quelle del portiere Sportiello (Milan, da svincolato) e del collega Gollini (prestito rinnovato al Napoli). E poi dell’eclettico Zuccon (Cosenza), artefice della promozione in B del Lecco e, sempre ai silani, dell’attaccante Mazzocchi. All’ultimo istante, come scritto, potrebbe lasciare la maglia neroazzurra anche l’altro colombiano Muriel. Ma non Koopmeiners al quale il Napoli ha fatto una corte spietata a lungo.

A Frosinone formazione che potrebbe avvicinarsi al 3-4-1-2 con l’esordio dal 1’ di Scamacca in coppia con Lookman e De Ketelaere in rifinitura. A centrocampo Zappacosta e Bakker sulle corsie, De Roon e Koopemeiners centrali e quindi, davanti a Musso una difesa composta dal Scalvini in posizione centrale, Toloi e Kolasinac braccetti corti.

Giovanni Lanzi

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