La squadra calabrese si presenta all'infrasettimanale di mercoledi al 'Benito Stirpe' forte di 3 successi di fila. Fuori dalla bagarre salvezza con l'arrivo dell'ex tecnico giallazzurro

REGGINA, LA SVOLTA CON L’EX STELLONE

Squalificato Folorunsho, potrebbero mancare Cionek, Lakicevic e Stavropoulos mentre Aya non è al meglio. Il giovane Aimone è la sorpresa, il francese Menez rivitalizzato. Di Chiara ed Hetemaj garazie
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Alla vigilia della gara di andata al ‘Granillo’ era una Reggina d’alta classifica quello che ospitò i giallazzurri, che viaggiava a pari punti (9) con il Frosinone e come la squadra di Grosso imbattuta dopo 5 giornate. Sulla panchina c’era il tecnico Aglietti. A distanza di un girone i calabresi hanno avvicendato già 3 tecnici, chiamando al capezzale di una squadra in crisi di risultati e identità l’ex Stellone che a sua volta ha rilevato l’ormai doppio ex Toscano. Una curiosità legata alla media punti dei 3 allenatori: Aglietti in 17 partite aveva ottenuti 21 punti (0.8), Toscano 1 in 3 gare (0.33), Stellone 9 in 4 partite (2.2). Con 3 vittorie di fila i calabresi hanno allungato decisamente sulla zona minata, ponendosi a -6 proprio dal Frosinone. Squadra in salute quella che mercoledi sera sarà di scena al ‘Benito Stirpe’.

Le avvisaglie dell’estate erano state improntate a grande fiducia: il ds Taibi e il patron Gallo, di concerto con il tecnico Aglietti, avevano costruito un organico di buon livello per mettersi alle spalle le sofferenze della prima parte della stagione 2020-’21 e per provare a colmare quel gap che mancava per centrare l’obiettivo playoff. I fatti con le gestioni di Aglietti e Toscano non stavano dando loro ragione. Poi la svolta. Sia per la squadra amaranto che per lo stesso tecnico romano che, dopo il doppio exploit alla guida del Frosinone, aveva avuto parentesi negative a Bari, Palermo (finale persa proprio a Frosinone ed esonero, poi ritorno in sella la stagione successiva e ancora un esonero dal vulcanico Zamparini), Ascoli e Arezzo.

Dicevamo della campagna rafforzamento, partita dalla conferma di Menez, un lusso certamente per la serie B e dell’acquisto a titolo definitivo di Rivas dall’Inter. Il francese è passato ha trovato spazio con Stellone dopo essere finito ai margini. Sempre dall’Inter è arrivato il prestito il giovane centrocampista Gavioli che gennaio è tornato alla base e poi al Renate in Lega Pro. A proposito di centrocampisti, dall’Atalanta è arrivato il gioiellino Cortinovis: filiforme ma grande qualità il gioiello della U21 di Nicolato. Per la porta presi l’esperto Micai in prestito dalla Salernitana e il giovane Turati con la medesima formula dal Sassuolo: nessuno dei due si è fatto finora preferire rispetto all’altro Un investimento importante invece ha portato al nome di Federico Ricci (fratello gemello del giallazzurro Matteo col quale ha diviso la stagione nello Spezia, ndr), ingaggiato a titolo definitivo dal Sassuolo dopo l’esperienza la scorsa stagione al Monza: a gennaio è passato all’Ascoli. In mezzo al campo era arrivato Laribi dalla Reggiana (ceduto al Cittadella) ed Hetemaj dal Benevento. Nel ranking attaccanti la scelta è caduta sul bulgaro Galabinov, svincolato dallo Spezia. E poi anche Tumminiello, in gol nella gara di La Spezia dopo un lungo digiuno. Per la difesa presi sempre in estate Regini dalla Samp (che poi ha rescisso), il giovane Franco dalla Lazio Primavera, Aimone del Verona e Ejjiaki dalla Vis Pesaro. La corsia bassa di destra ha visto infine l’acquisto di Adjapong, scuola-Sassuolo ma la scorsa stagione al Lecce Tutto questo gran da fare al terminal arrivi si era mescolato con le conferme dei vari Cionek, Di Chiara, Stravropoulos, l’ex canarino Crisetig, Liotti (ceduto ai cugini del Cosenza), Lakicevic, Bellomo e Montalto.

Un mercato in entrata, quello estivo, parzialmente sconfessato a gennaio quando sono arrivati i difensori Aya (Salernitana) e Giraudo (Vis Pesaro), il centrocampista Kupisz (Salernitana), l’attaccante esterno Lombardi (Lazio, ex Salernitana) e il ritorno del centrocampista offensivo Folorunsho (metà stagione al Pordenone, via Napoli).

Stellone è passato dal 4-2-3-1 al 3-5-2. Ma soprattutto ha fatto due cose: ha motivato i giocatori rimasti ai margini e tra questi Menez e ha dato certezze in più alla difesa. A Frosinone gli mancherà qualche pedina. A cominciare da quel Folorunsho che proprio a Reggio lo scorso anno disputò una stagione interessante. Sotto osservazione alla ripresa degli allenamenti il difensore-goleador Di Chiara e il giovane Amione ma saranno entrambi della contesa visto che in difesa dovrebbero continuare a mancare Cionek, Lakicevic e Stavropoulos mentre Aya rimane in dubbio anche se sarà tra i convocati. Stellone, che con il Pordenone ha fatto sei cambi rispetto alla gara vinta a Ferrara, potrebbe dar vita all’ennesimo turn-over. In attacco potrebbero rifiatare Montalto e Menez, largo a Tumminiello e Cortinovis.

Giovanni Lanzi

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