“UMILTA’, FAME E CONTINUITA'” I COMANDAMENTI DI LONGO VERSO PARMA

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FERENTINO – Allenamento di rifinitura di mattina, partenza al pomeriggio e in mezzo l’appuntamento consueto con la conferenza stampa di Moreno Longo. Volto disteso ma massima concentrazione da parte del tecnico. Che non ‘dismette’ la barba, ancora non ‘immolata’ nonostante la prima vittoria in campionato.

Mister, dopo la vittoria di Ferrara possiamo aspettarci un nuovo capolavoro tattico a Parma?

“Questo lo potrà dire solo il campo. Come sempre, nelle settimane che precedono la gara si cerca di lavorare con buoni propositi. Dopo la vittoria di Ferrara ci siamo dati come obiettivo lavorare sulla continuità. Sarà importante uscire dal campo di Parma con un’altra prestazione positiva e possibilmente una vittoria per dare, come detto, quella continuità ad una crescita che è stata costante nelle ultime settimane e ci ha permesso di raccogliere tre punti a Ferrara”.

Considerando che il Parma è una signora squadra, con due esterni molto forti ed un attacco temibile, è possibile ipotizzare il passaggio ad una difesa a quattro?

“E’ una possibilità. Ma in questo momento sotto l’aspetto del modulo debbo proseguire sul solco di una squadra che ha assunto una certa fisionomia. Un cambio di assetto sostanziale c’è comunque stato, siamo passati a giocare a due in mezzo al campo dopo la partenza con tre centrocampisti nel 3-5-2. Sappiamo delle difficoltà che ci proporrà l’avversario e non dovremo dare loro la possibilità di sfruttare le ripartenze. Perché gli emiliani lavorano molto sul tuo errore in fase di impostazione e possono farti male. E nelle transizioni possono creare problemi perché hanno giocatori abilissimi come Di Gaudio, Gervinho, Siligardi. Ma anche come Inglese o Ceravolo. Inglese? Sappiamo che si è allenato ieri. Noi abbiamo comunque preparato la partita sia con Inglese, sia con Ceravolo. Dobbiamo mostrarci squadra matura, squadra esperta pur schierando molti giovani. Quindi bravi nell’interpretazione della partita perché su questo aspetto il Parma ha costruito le sue basi di classifica che la pongono oggi in una zona tranquilla per gestire in maniera diversa questi tipi di match”.

Ci dà il quadro infortunati?

“Non ci saranno Ardaiz e Hallfredsson”.

Secondo lei basterà l’attenzione nella fase difensiva per uscire con risultato positivo?

“Quell’attenzione deve essere una base da migliorare. Non dobbiamo accontentarci di niente ma allo stesso tempo andare a Parma con umiltà. A Ferrara abbiamo acquisito autorevolezza ed entusiasmo ma questa partita va presa  con entusiasmo e lo spirito giusto. E affrontarla come fosse l’ultima partita, da squadra affamata di punti”.

Per contrastare il 4-3-3 offensivo del Parma, che tipo di lavoro è richiesto ai centrocampisti per fermare ad esempio uno Gervinho che predilige i coast-to-coast?

“Come ho detto prima, il Parma non deve ingannare per i punti che ha fatto ed essere considerata una squadra superoffensiva. E’ una squadra che difende con 10 uomini sotto la palla ed anche in casa si è snaturata tante volte. E con un campo alle spalle dei difensori avversari, ha giocatori di gamba che possono ribaltare l’azione e sfruttare le ripartenze. Qualora dovessimo concedere quel tipo di aspetto, noi dovremo essere corti, compatti, lavorare bene sulle coperture. Poi chi farà meglio le proprie cose avrà più percentuali di poter portare a casa la partita”.

Vincere aiuta a preparare meglio la settimana di lavoro?

“Noi avevamo bisogno di una vittoria. Tutti, non solo la piazza. Perché se non vinci inizia a venir fuori un po’ di scoramento. Anche nella testa dei giocatori. Credo che la vittoria non ci abbia dato solo convinzione. Ma ora non dobbiamo fermarci ma essere una squadra famelica nella quotidianità. Noi questo momento positivo vogliamo allungarlo”.

Visto che non cambierà atteggiamento le chiediamo se anche contro il Parma, Beghetto potrebbe rappresentare l’ago della bilancia.

“Sicuramente è un dubbio che abbiamo. Molinaro è rientrato, si è allenato. Non abbiamo ancora deciso. Beghetto ha dato ottime risposte, Molinaro (ex di turno, ndr) ha dalla sua parte quell’esperienza che ci può dare una mano”.

Sbagliamo ad affermare che se bisogna occuparsi della fascia destra degli avversari non si potrà non pensare anche a sinistra…

“Il Parma non è solo Gervinho. Come ho detto è Siligardi, Di Gaudio, Inglese, è anche la presenza di una difesa solida. Negli spazi stretti difendono bene, sono organizzati, sanno quello che fanno. Tutto quello che muovono sul campo è preparato, con idee e organizzazione. Ripeto: per contrastarli opportunamente dobbiamo giocare da squadra”.

Cosa teme del Parma? E del Frosinone?

“Del Parma vi ho già risposto: ci sarà da temere l’attacco della profondità. Da parte del Frosinone, se devo temere qualcosa è nella interpretazione della partita. Questa gara avrà, rispetto a tutti gli altri match, un tema tattico diverso. Perché il Parma, stavolta anche in casa a tratti ci aspetterà per avere quel famoso campo alle nostre spalle. Anche se chiaramente vorranno fare la partita, perché giocano in casa. E allora dovremo giocare con intelligenza, quando toccherà a noi fare la partita. Intelligenza nel cercare la giocata, forzare la verticalizzazione”.

Ballottaggio Maiello-Gori?

“Maiello ha superato qualsiasi tipo di fastidio, lo abbiamo in buone condizioni. La valutazione è il dubbio se mettere un giocatore di qualità o di interdizione”.

Giovanni Lanzi

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