IL NUTRIZIONISTA DOTTOR VITATERNA: “ECCO I GIALLAZURRI A TAVOLA DURANTE IL RITIRO”

 In Primi Piani

‘Mens sana in corpore sano’. I latini in fin dei conti non sbagliavano colpo. Mente sana e corpo sano sono un ‘must’ anche (e non solo) per i calciatori. Nella eccellente struttura medico-sanitaria del Frosinone, il dottor Angelo Vitaterna è il nutrizionista. Professionalità che si mescola alla passione per quei colori giallazzurri. Lui infatti simpaticamente si definisce “tifoso incallito del Frosinone e ringrazio la Società che mi permettere di essere al fianco della squadra del cuore”.

Il dottor Vitaterna spiega cosa significa “una adatta  ed adeguata alimentazione” per i calciatori. E quale stile di alimentazione stanno seguendo i ragazzi di Longo dall’inizio del ritiro.

«Oggi l’alimentazione, così come l’integrazione, è cambiata, non solo per i “non atleti” ma anche in ambito sportivo. Dove non basta più pensare solo al raggiungimento del peso ideale, ma bisogna creare uno schema nutrizionale avente lo scopo del  miglioramento della performance, della prevenzione dei traumi e danni alle strutture dell’apparato muscolo-scheletrico, migliorare la concentrazione e la velocità. Faccio un esempio a tale riguardo: per un centrocampista di fascia avere il 7% di grasso corporeo non è come averne il 9%. E poi è necessario accelerare i processi di recupero dopo allenamenti intensi (esempio le doppie sedute del ritiro, ndr), migliorare il metabolismo e i processi biochimici. L’alimentazione segue delle linee guida ben precise che tengono conto del peso, degli esami della composizione corporea, dei test metabolici effettuati il primo giorno del ritiro e del ruolo sul terreno di gioco, tutto modulato a seconda del carico di lavoro svolto, così da aiutare il singolo calciatore»

L’analisi scientifica precede i dettagli che accompagnano i canarini sin dal primo giorno di ritiro a Ferentino e che lo hanno seguito in questa trasferta canadese.

Quale benzina usare per rendere al meglio?

«Il menu’ prevede: frutta e verdura di stagione, fondamentali per migliore l’idratazione in un periodo della stagione in cui si tende facilmente a disidratarsi. Quindi  frutta secca (noci, mandorle, nocciole), semini vegetali, verdura cotta e cruda,l’uso di spezie a livello benefico come la curcuma, lo zenzero, lo zafferano, cioccolato fondente, l’uso di proteine nobili’ soprattutto pesce, carni bianche, legumi e pasta (rigorosamente biologica, ndr) di farro, integrale, e la presenza di riso con proprietà benefiche. Ovviamente non può mancare l’olio Extra vergine d’oliva noto per le sue sostanze benefiche».

Ma c’è di più, soprattutto nella seconda fase: «L’uso di cibi “anti-infiammatori” e benefici  come il latte/olio di cocco e l’avocado, i quali verranno inseriti post-ritiro. Ovviamente in ritiro non possono mancare gli amminoacidi ramificati sia da fonti alimentari che da integrazione, utili per recupero muscolare e per “l’aumento della massa magra”. Una nota importante va fatta sull’idratazione, fondamentale tutto l’anno ma ancora di più in ritiro».

Invece, sbirciando più da vicino la tavola dei calciatori?

«A colazione crostata ma con moderazione. Quindi un buffet ricco di frutta di stagione, cereali, pancake proteici, frutta secca ricca di minerali, tè verde e tè nero, miele, marmellate scure. Nel post allenamento è previsto uno spuntino a base di frutta (macedonia) con limone. A pranzo un primo a base di cereali, verdure, in particolare rapa rossa e spinaci, e proteine facilmente digeribili, se dopo poche ore si torna in campo. A cena vengono privilegiate le proteine come la carne o il pesce».

Ci spiega infine i ‘punti cardine’ attorno ai quali ruota la ‘nutrizione’ nella fase del ritiro?

«I 3 obiettivi principali in questa fase sono: farein modo che ogni calciatore resti nel peso forma, aumentare la massa magra e diminuire la massa grassa, facilitare il recupero e smaltire velocemente l’acido l’attico».

G. Lanzi

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